Egregio Presidente
Presa visione della Sua ultima ordinanza in tema di seconde case, devo constatare che l'ultimo provvedimento del TAR - che ha “impallinato” la discriminante del medico di famiglia (peraltro acriticamente ereditata dal Suo predecessore Rossi) - non Le ha insegnato gran chè !
La trovata di consentire ai soli “residenti” ( veri o di comodo...) l'esimente dei lavori di manutenzione, al fine di spostarsi nelle seconde case, sottende l'illogica presunzione che le seconde case dei “non residenti” non necessitino di manutenzione !
Ma si rende conto del contorsionismo logico di questa parte del Suo provvedimento e dell'evidente disparità di trattamento tra “residenti” e “non residenti” e, più semplicemente , tra cittadini in genere?
Se nel Suo provvedimento si fosse fermato ai soli “motivi di studio, lavoro o comprovate e gravi situazioni di necessità e/o di indifferibilità documentata” non ci sarebbe stato nulla da ridire ma questa della “attività di manutenzione“ prevista per i residenti e negata ai non residenti va contro ogni logica, non solo giuridica ma anche pratica !
Ma secondo Lei le seconde case dei “non residenti” stanno in piedi da sole ? O servono solo per fare pagare fior di IMU e di TARI assolutamente sproporzionate rispetto al periodo sempre più ristretto di reale utilizzo?
Non so se ha mai sentito parlare di “manifesta illogicità” degli atti amministrativi, o di profili di “eccesso di potere” o “disparità di trattamento” degli stessi o anche più semplicemente dell' art 3 della nostra Costituzione che, per un politico come Lei, dovrebbe essere la stella polare !
Da un “Governatore” non si pretende la statura di docente di Diritto Amministrativo ma , visto che la Regione Toscana ha sicuramente un Ufficio Legale, gli sottoponga preventivamente gli emanandi provvedimenti, per favore !
Cordiali saluti.
Avv. Rosario Scoppettone - Genova