L’informativa al Parlamento del presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, contiene livelli di significato ed è progettato per inviare messaggi chiari sulla politica italiana ad altri leaders mondiali, alle popolazioni straniere, ai personaggi politici ed agli italiani. Più critico è il momento, più importante è avere una comunicazione chiara e trasparente. Il discorso del nostro Premier dopo l’invasione russa dell’Ucraina è stato accuratamente strutturato per spiegare la crisi e come si svilupperà. Un discorso che risponde a quello pieno di rabbia e sconclusionato del presidente russo Vladimir Putin d’inizio settimana.
Mario Draghi ha dichiarato che l’esercito russo ha iniziato un brutale assalto al popolo ucraino, senza provocazione, senza giustificazione, senza necessità, un attacco premeditato. I leaders occidentali che sono andati a Mosca per cercare di convincere Putin a non invadere l’Ucraina, si sono sentiti presi in giro. I fatti hanno dato ragione all’intelligence americana che da settimane e settimane avvertiva che il presidente russo aveva già deciso l’invasione, era sono questione di tempo.
Le azioni di Putin tradiscono la sua visione per il futuro del nostro mondo, quello in cui le nazioni prendono ciò che vogliono con la forza. Una visione che da italiani, da europei amanti della libertà rifiutiamo assolutamente di prendere in considerazione, a cui ci opporremmo con ogni strumento a nostra disposizione. Putin rischia di diventare un paria sulla scena internazionale.
Durante la Guerra Fredda le divisioni sono state principalmente ideologiche, la lotta tra il comunismo ed il capitalismo. Ora sono in termini nuovi. Libertà, democrazia, diritti umani, queste le forze oggi in lotta verso la paura e l’oppressione, che non possono essere soffocate da tiranni come Putin ed i suoi eserciti.
Il messaggio a Putin è chiaro – qualsiasi incursione in qualsiasi Paese dell’ex Patto di Varsavia, che ora fa parte della NATO, non saranno tollerate – un avvertimento inteso a prevenire un’escalation disastrosa. Difenderemo ogni centimetro del territorio della NATO e ogni Paese che fa parte dell’Alleanza Atlantica rispetterà gli impegni dell’Articolo 5, che dice che un attacco a uno è un attacco a tutti.
L’invasione dell’Ucraina da parte di Putin sta provocando la peggiore crisi europea dalla fine della Seconda guerra mondiale. Questa aggressività non può restare senza risposta, se così non fosse le conseguenze per l’Europa sarebbero peggiori. Dobbiamo resistere ai bulli. Sosteniamo la libertà. Questo siamo. Dobbiamo difendere il fianco orientale della NATO e dobbiamo coordinarci con i principali paesi produttori e consumatori di petrolio e gas naturale per il nostro comune interesse di garantire l’approvvigionamento energetico globale. Ora i prezzi del petrolio hanno raggiunto i 100 dollari al barile. Il nostro Premier farà di tutto per aiutare gli italiani che stanno soffrendo e per limitare l’aumento del costo della benzina, dell’energia elettrica e del metano. Questo è fondamentale per l’Italia.
Enzo Sossi