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La giusta difesa dell'Ucraina. Solo danni all'Italia ed alla UE

Scritto da  Guido Retali Martedì, 03 Maggio 2022 10:29

Mentre c'è un assordante coro che invita a mandare armi all'Ucraina, in quanto attaccata da un dittatore prepotente e sanguinario, sento sempre più forte il desiderio di rappresentare all'assordante ed osannante coro tv, che dare armi all'Ucraina, secondo me, è assolutamente dannoso, non solo per il nostro paese, non solo per l'intera UE, non solo per gran parte dei cittadini ucraini.

 

Voglio evidenziare alcuni aspetti del problema. Quando si dice: aiutiamo gli ucraini e quindi diamo loro armi per combattere il nemico, si dice chiaramente una cosa, e cioè che vogliano combattere Putin e il gruppo di comando in Russia. Giusto!

 

Ma questo, per come sono messe le cose, in concreto cosa significa?

Vogliamo, cioè, che gli eroci combattenti ucraini si battano alla meglio, mentre, nel frattempo, ogni giorno, e quindi domani, dopodomani e tanti altri giorni a venire, ci saranno ucraini che moriranno, ucraini la cui casa sarà distrutta, ucraini che i servizi pubblici , non possono che sognarseli (purtroppo)? Cosa significa che almeno 5 milioni di ucraini hanno abbandonato la loro terra? Quali inaudite sofferenze hanno affrontato quelli che hanno dovuto lasciare il paese dove vivevano? E-dico ancora -come si vive, quando manca il cibo, quando nettezza urbana, servizio ferroviario, servizio pubblico di tram,ospedali, etc, funzionano sempre peggio ed anzi spesso non funzionano per niente? Se un anziano ha un problema di cuore o altro, se una mamma deve partorire o altro, se, se e se, chi si chiama, il 118 ucraino? Dubito fortemente.

 

Questa guerra non vedrà solo un atto finale, che sarà la proclamazione del vincitore. Questa guerra vede ogni giorno sconfitte del popolo ucraino, che muore soffre etc , vede case distrutte. E vede ovviamente venir meno il lavoro che ci permette di vivere. Che ogni giorno ci sia sempre più gente che perde il lavoro, è una catastrofe. E con il mondo interconnesso, questa è una catastrofe anche per l'Italia e la UE tutta.

 

Rifletto anche su Biden che dice cose giuste, giustissime. Ma le armi che dà all'Ucraina non sono cibo per chi ha fame, significano invece, in concreto, perpetuare la guerra che fa soffrire, soffrire ed ancora soffrire. Tanto gli americani-viene spontaneo dirlo- non hanno problemi, hanno i loro servizi pubblici e ogni giorno non ci sono bombardamenti né su New York, né su Boston, né su Chicago etc. Difendono i sani principi con la pelle degli altri.

 

Biden da lontano proclama principi e quindi decide, spiega, invita, convoca le riunioni. Fra un pò-forse – pretenderà che i leader europei si presentino agli incontri con il gembriulino, da bravi alunni. Ognuno riceverà, al termine degli incontri, uno o due pacche sulle spalle più un sorriso di circostanza. Così tutti, rientrando in patria, potranno dire che “siamo una democrazia solida al fianco di un'altra democrazia solida, quale sono gli USA.” Non riesco ad esultare per questo.

 

Per coerenza, Draghi (che nel complesso stimo molto) dovrebbe dire chiaramente al popolo: garantisco che il pil degli italiani diminuirà sempre più e posti di lavoro, se ne perderanno tanti. Bisognerebbe aiutare i lavoratori dipendenti e tante imprese che stanno chiudendo ma preferiamo invitare armi all'Ucriana. Siete contenti? Siete favorevoli?

 

Un'ultima riflessione che mi viene spontanea. Il popolo russo, come tutti i popoli che viene a contatto con un complesso di nazioni sicuramente democratiche come quelle europee, non può che guadagnarci, vedere altri mondi, altre società, dove si discute e si dibatte su tutto, è certo un' ottima cosa. Anche i rapporti di affari, di commercio servono a questo. Ora, in men che non si dica, si vogliono interrompere i rapporti di commercio che davano lavoro a noi ed ai russi. Si vuole interrompere la fornitura di gas russo ricorrendo ad altre nazioni dove non brillano gli ideali democratici. Questo, lo trovo molto criticabile.

 

La UE sa solo imporre sanzioni, dovrebbe dire: cara Russia, mettiamo sul piatto della bilancia i rapporti economici che ti legano al mondo democratico europeo, siamo disposti a ripristinarli di corsa. E tu, cara Ucraina, anche se hai totalmente e completamente ragione, ricorri a più miti consigli, cedi qualcosa (tipo il riconoscimento della Crimea come territorio russo, e la costituzione del Donbass come Stato autonomo). Penso che solo questa, debba essere la strada.

 

Guido Retali

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Ultima modifica il Martedì, 03 Maggio 2022 11:15