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Dissalatore di Mola e Rigassificatore di Piombino: un parallelismo “convergente” o “dirimente”?

Scritto da  Italia Nostra Sezione Arcipelago Toscano Sabato, 02 Luglio 2022 09:24

L’estate 2022 sul nostro mare si è aperta con questi due potenziali ed insensati progetti.

 

I lavori del dissalatore sono infatti ripresi ,nonostante tutte le controindicazioni normative e sociali; il tema del Rigassificatore è in testa alle preoccupazioni di tutte le popolazioni della costa piombinese e dell’Elba.

 

Su entrambi i progetti ci siamo ormai più volte soffermati evidenziandone i chiari rischi ambientali.

 

In questa sede ci preme invece evidenziare gli aspetti che li accomunano e quelli che invece incredibilmente possono essere dirimenti.

Il principale argomento che dovrebbe trovare accoglienza nel pensiero di tutte le succitate popolazioni e di conseguenza dei loro rispettivi amministratori consiste nella certezza che questi due progetti minano la salute dei cittadini: in sostanza ,per semplificare , si implementa un progetto che incide sicuramente sulla salute nella prospettiva di risolvere ,forse, i pur importanti problemi dell’approvvigionamento idrico e della dipendenza energetica.

 

Nel caso del Rigassificatore:

- non si risolve il problema della dipendenza estera per produrre energia;

- Il metano è una fonte di energia inquinante e non rinnovabile;

- Il passaggio ha comunque le sue emissioni nell’aria circostante;

- Le navi, anche se in banchina,se hanno delle perdite causano danni incalcolabili all’ambiente marino;

- Un rigassificatore danneggia la pesca e le attività collegate al mare (turismo);

 

Si può essere in disaccordo su temi così scottanti?

 

La risposta è affermativa in quanto non ci sono, da parte degli amministratori elbani, delle prese di posizione forti e chiare come quelle dei loro colleghi continentali.

 

Entrambi i progetti prevedono un significativo sversamento di ipoclorito di sodio in mare: il primo nel Golfo Stella e il secondo nel golfo di Piombino.

 

E’ veramente singolare rilevare come un procedimento, che certamente non fa bene al mare e a tutti coloro che ne hanno cura, sia considerato in maniera diversificata a seconda dell’osservatorio utilizzato.

 

Se l’ipoclorito di sodio di Piombino è un fenomeno da evitare ineluttabilmente deve esserlo anche la salamoia che il dissalatore di Mola sversa nel Golfo Stella.

 

Se il fiume Cornia evidenzia un progressivo inaridimento - tutto da verificare in quanto il progetto Rewat ha dimostrato anzi un recupero della falda - e di conseguenza i sindaci di Piombino ,Riotorto e Suvereto non vedono di buon occhio di continuare a fornire l’acqua all’Elba attraverso la condotta sottomarina ,dovrebbero essere solidali con quei colleghi elbani che combattono l’insensata scelta del dissalatore nel Golfo Stella ; quando l’ampia moltitudine di turisti che frequentano le spiagge di Capoliveri sceglierà altre destinazioni anche l’economia piombinese ne risentirà.

 

Ecco dunque come i due progetti possono sembrare a volte convergenti ed altre divisivi.

Ma una cosa però è certa: bisogna essere uniti!

 

Questa è l’unica modalità con cui i nostri amministratori, sia elbani che piombinesi, dovrebbero presentarsi al cospetto della Regione che sta imponendo queste soluzioni e che strumentalizza le divisioni.

 

Leonardo Preziosi
Presidente Italia Nostra Sezione Arcipelago Toscano

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Ultima modifica il Sabato, 02 Luglio 2022 11:07

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