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Mancuso: Rio ritroverà un sindaco capace di rappresentarla

Scritto da  Paola Mancuso Venerdì, 12 Maggio 2023 21:36

Riceviamo e Pubblichiamo

La disabilità è una condizione dell'esistenza che accogli con una inspiegabile benevolenza per questa sconosciuta, quasi grati che ti invada la vita senza portartela via.
Gli fai spazio impedendole di cancellare ciò che più ami ma comprendi quasi subito che con lei non valgono menzogne o strategie.
Non si nasconde e non si mimetizza ma sembra quasi intimidirsi e retrocedere davanti ad uno sguardo di vicinanza e comprensione per quella forza inspiegabile che le si contrappone ogni giorno facendo superare ogni ostacolo.
La disabilità ti insegna ad aspettare e ad ascoltare perché improvvisamente sei tu a non essere la più veloce ma sa che puoi ancora vincere la tua partita.
Ti insegna il gioco di squadra perché avrai sempre bisogno di un braccio per salire un gradino o di un passaggio in macchina per andare più lontano.
Ti insegna a sorprenderti per i progressi di un bambino, figli due volte dell'amore che combatte la sfida più grande.
Ti insegna a lottare perché il mondo capisca che non c'è fragilità più forte e potente di chi ogni giorno supera i propri limiti perché è la forza dell'amore a non averne.
Perché quei limiti sono i limiti di tutti: sono i limiti della scienza che è ancora inerme difronte ad alcune patologie, ma sono soprattutto i limiti della nostra coscienza, incapace di lottare per ciò che vale rimuovendo gli ostacoli materiali e morali a chi non ha intenzione di retrocedere un centimetro difronte all'insensibilità e alla disumanità.
Non sarà un tremolio ad impedirmi di parlare al mio paese.
Non sarà l'ipocrisia di chi perde qualcosa di materiale ad impedirmi di dire che senza un recupero di valori questa comunità è finita.
Non saranno i pregiudizi ad impedirmi di dire che il Parkinson mi ha tolto molto ma non la libertà di denunciare politicamente la mancanza di sensibilità ma soprattutto di soluzioni per le categorie più deboli e la forza di dare una voce a chi ha urlato nel deserto.
Non sarà la mancanza di coraggio ad impedirmi di lottare con passione per un po' di verità perché questo paese non sia riconsegnato alle diffide, alle calunnie, ad una banale quanto non scusabile superficialità.
Dobbiamo farlo per tutti coloro che hanno sperato in una mano tesa senza sapere che era un loro diritto ed hanno trovato porte sbattute in faccia da parte di chi ha oggi la faccia tosta di fare il pianto del coccodrillo.
Rio non è questo ed il 14 e 15 maggio ritroverà un sindaco in grado di rappresentarla e soprattutto di difendere tutto quello che è stato calpestato.

Paola Mancuso

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