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• Link al commento Martedì, 29 Ottobre 2024 15:04 inviato da Pietro Lupi

  Viva il diritto di sciopero, niente da dire...ma appare assai sospetto il fatto che venga sempre esercitato il venerdì o comunque un prefestivo e, a mio avviso, questo fa perdere un po' di credibilità al tutto...non sarebbe disdicevole e meno efficace se il giorno stabilito, almeno sporadicamente, fosse il martedì o il mercoledì. La rappresentazione che il popolo si costruisce per ogni categoria di lavoratori si basa su tante piccole cose come questa, e non ci si lamenti se poi qualcuno pensa al secondo fine (che per molti, diciamoci la verità, diventa prioritario) che va nella direzione di un allungamento del week end...la frase con a capo il maiuscolo "stesso lavoro, stessi diritti" viene proclamata a viva voce dalle organizzazioni sindacali, che poi sono le stesse che hanno firmato nel settore scuola ed educazione ben sette contratti diversi, con differenze tra uno e l'altro talvolta disarmanti. L'esempio più calzante di ciò che affermo lo si trova nei Nidi e nelle scuole d'infanzia, dove in aggiunta ad una sostanziosa differenza di salario chi lavora in realtà private ha come tutti un mese di ferie mentre chi esercita la professione nel pubblico si ferma il 30 giugno, cascasse il mondo, anche se il servizio resta aperto fino a fine luglio (nei Nidi troviamo spesso questa situazione), si ferma due settimane a natale ed una a Pasqua ecc. ecc...non sono in ferie, sono a disposizione, ma di quale disposizione si va parlando quando pur essendo aperti i servizi si resta a casa sostituiti da educatori provenienti da altre realtà private? Eppure, nonostante il proclama vergato in maiuscolo, si parla di persone che fanno lo stesso lavoro talvolta anche nello stesso contesto!
  Pietro