Stampa questa pagina

PRC precisa sulla vicenda delle merci israeliane distribuite da COOP

Scritto da  PRC - Circolo Isola d’Elba Venerdì, 18 Luglio 2025 09:48

In merito all’articolo apparso su Elbareport relativamente alla proposta avanzata dal nostro Partito alla Coop Etruria ed alle successive precisazioni apparse sulla medesima testata da parte del Presidente della Sezione Soci Coop dell’Isola d’Elba vorremmo evidenziare quanto segue.

 

La nostra proposta di eliminare i prodotti di origine israeliana dai beni offerti in vendita alla clientela, come segno di solidarietà con il popolo palestinese e di ferma opposizione al genocidio in atto da anni, è stata formulata a suo tempo per iscritto, con contestuale richiesta di confronto, agli organi a ciò espressamente deputati di Unicoop Etruria. Nella nostra lettera proponevamo anche la distribuzione da parte della Coop della “Gaza Cola”, un prodotto alternativo a quello di origine americana ed il cui ricavato è in parte destinato alla costruzione di un ospedale a Gaza.

 

In assenza di risposta da parte della dirigenza aziendale Unicoop, abbiamo inviato la nostra richiesta alla stampa locale con la forma della “lettera aperta”. Non avendo nessuna ostilità – anzi – nei confronti della Coop, non abbiamo ritenuto di rendere pubblica la mancanza di risposta da parte della stessa allo scopo di non farle fare una cattiva figura. Purtroppo però tale precisazione diviene necessaria a seguito di quanto affermato dal Presidente della locale Sezione Soci Coop che lamenta, a torto, che non sarebbe stato tentato un preventivo confronto. Forse non si era informato.

 

Ciò premesso occorre sottolineare che la nostra proposta, concreta e costruttiva, ha ricevuto un apprezzamento quasi unanime. Ogni persona dotata di un minimo senso di umanità non può restare indifferente di fronte alla strage di persone innocenti in corso in Palestina da parte del Governo Israeliano ed ognuno, nel suo piccolo e per quello che può, è disponibile a compiere gesti concreti. Tra questi ovviamente rientra un consumo consapevole.

 

Prendiamo atto con soddisfazione che il Presidente della locale Sezione Soci ha comunicato che i prodotti di origine israeliana attualmente in vendita andranno ad esaurimento e non saranno nuovamente ordinati. Dalle segnalazioni pervenute da alcuni soci e clienti però non ci risulta che si tratti solo di arachidi ma anche di altri prodotti. Ci rimettiamo comunque alle verifiche che siamo certi saranno sicuramente scrupolose.

 

Per quanto riguarda la Gaza Cola prendiamo atto con entusiasmo che Coop Etruria sta valutando la possibilità di metterla in vendita nei propri supermercati, così come avviene da tempo in altre zone d’Italia.

 

Resta da segnalare che ad oggi gli organi ufficiali della Coop deputati agli acquisti non hanno dato alcuna risposta né ufficiale, né ufficiosa. Non crediamo che la Sezione Soci abbia il potere di decidere in autonomia quali prodotti vendere o meno. Se tale margine di autonomia esistesse, saremmo però estremamente stupiti dal fatto che, dopo tanti anni di genocidio, non si fosse già arrivati da tempo alla eliminazione totale dei prodotti di origine israeliana.

 

E se ci siamo rivolti alla Coop e non ad altre catene della grande distribuzione è proprio perché da questa azienda, con la sua grande storia e la sua natura cooperativistica, ci attendiamo comportamenti etici adeguati e principi di solidarietà e di responsabilità sociale che applica in molti campi (pensiamo ad esempio alla scelta di vendere prodotti non infangati dal caporalato) e un po' meno, per la verità, nelle scelte verso i lavoratori dei propri negozi (continuo ricorso a contratti a orario ridotto e di tipo interinale).

 

Chiarito quanto sopra appare un po’ fuori luogo l’appello ad un “dialogo a sinistra”, buono per tutte le stagioni soprattutto al fine di buttare la palla in fallo. Una formula che appare anche un po’ ridicola se si considera che qui si tratta di un dialogo o confronto tra una Coop ed un partito politico. Qui non si tratta di fare a livello locale incontri di segreterie di partito, che non interessano a nessuno, nei quali ci si auto-incensa dicendoci “come siamo bravi, come siamo buoni”. Purtroppo i giochi sono più in alto: la gran parte delle forze politiche non solo di destra ma anche molte di quelle che i media definiscono di sinistra, a livello europeo e nazionale hanno appoggiato le politiche del Governo israeliano e americano. Si tratta invece, ciascuno nelle proprie piccole possibilità, e tutte e tutti insieme come opinione pubblica, di contribuire in qualche modo ad un futuro di pace. Da parte nostra lo abbiamo fatto anche in sede locale a partire dal Concerto di beneficenza per la Palestina del novembre 2023 in Piazza Cavour a Portoferraio per arrivare alla partecipazione alla manifestazione di Roma del 21 Giugno. Sui nostri social pubblichiamo periodicamente i prodotti da boicottare (in tutti i supermercati) e partecipiamo a tutte le iniziative di solidarietà con il popolo palestinese da chiunque organizzate.

 

Partito della Rifondazione Comunista
Circolo Isola d’Elba

Vota questo articolo
(32 Voti)
Ultima modifica il Venerdì, 18 Luglio 2025 10:50