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Oltre le ruote panoramiche - Elba Forum per la Pace ai decisori politici di governo e opposizione

Scritto da  Elba Forum per la Pace Mercoledì, 23 Luglio 2025 09:31

Oltre ogni schieramento ideologico e al di là del legittimo dibattito su argomenti d’attualità, vorremmo ricordare che il nostro Paese è implicato mani e piedi, in una guerra guerreggiata ed economico-finanziaria che avrà conseguenze sempre più gravi, sulla nostra isola come in tutto il continente europeo, al quale siamo strettamente collegati non fosse altro per motivi economici.

 

Analizzando i dati ISTAT e OXFAM, constatiamo che già adesso, un cittadino italiano su 10 è classificabile come “povero assoluto”… e non sono tutti migranti, al contrario.

 

Le guerre in atto colpiscono per primi e più gravemente i nostri concittadini meno abbienti, ma il riarmo travolgerà TUTTE le classi sociali. La cosiddetta e sempre più risicata “classe media” di professionisti e renditieri, così come gli imprenditori, non se la caveranno a buon mercato.

 

Il debito pubblico in ascesa, l’aumento della spesa “improduttiva” (e pagata con l’imposizione fiscale) in armamenti, l’aumentata voracità di un fisco che sta raschiando il barile e una burocratizzazione tipica dei tempi di guerra, risucchieranno soldi a suon di tasse e balzelli laddove ancora penseranno ci siano polli da spennare.

 

Potete professare qualsiasi ideologia politica e fede religiosa o essere semplicemente indifferenti, ma quando ci si prepara alla guerra, tutti avranno più da piangere che da ridere.

 

Chi oggi si sente in sicurezza da un punto di vista economico e finanziario deve sapere che i pochi che guadagnano anche dalla semplice “preparazione” alla guerra (le guerre son sempre fatte per “difendersi”), non sono e non saranno né gli imprenditori né i professionisti elbani, i giochi sono ad un livello così alto che qui nessuno si deve fare illusioni: noi pagheremo e basta.

 

Cosa chiediamo ai nostri rappresentanti istituzionali:

In primis che, alla luce dei dati scientifici e dell’esperienza storica, prendano decisioni razionali e non ideologiche, che si schierino in favore della diplomazia e contro il riarmo. Invitiamo tutti a prendere coscienza della fragilità economica e sociale dell’isola, al fine di apprestare politiche adeguate per fronteggiare il prevedibilissimo impatto di una potente crisi economica già in atto.

 

Infatti, senza garantire una vita dignitosa a quanti più possibili dei nostri concittadini, vi sarà una decadenza dell’intera società civile dell’isola, con gravi conseguenze a cascata sia sul piano economico che sociale.

 

Non possiamo lasciare solo al pregevole lavoro del volontariato, alle parrocchie e alle dame di carità, l’onere di far fronte a un disagio che si sta ampliando a macchia d’olio.

 

Invitiamo i nostri amministratori a:

- garantire a tutti acqua di buona qualità con fontanelle pubbliche di acqua “veramente buona”;

- collaborare con chi da anni si occupa di aiutare le persone in stato di necessità;

- recuperare dignitosamente il patrimonio abitativo pubblico, prima che deflagri il conflitto italiani /immigrati, che potrebbe anche voler dire fare un passo indietro e riprendersi la gestione diretta degli immobili di edilizia sociale.

- promuovere campagne di educazione alimentare per prevenire malattie da cibo spazzatura;

- sollecitare attivamente e con continuità il sistema sanitario per far fronte all’aumento statisticamente rilevante di malattie fisiche e mentali, anche nelle giovani generazioni;

- collaborare con le scuole elbane per diffondere i valori della nostra Costituzione.

- Prendere il coraggio di progettare oltre il quinquennio del mandato comunale pensando in grande, per le future generazioni, in un progetto unitario come s’addice alla terza isola del Mediterraneo e una delle più amate in Europa.

 

… viviamo in un mondo già abbondantemente inquinato da centinaia di migliaia di sostanze chimiche che intossicano e fanno ammalare vecchi e giovani, beviamo acqua nella plastica, ci cibiamo di cibo industriale spesso non salutare, le condizioni di lavoro sono sempre più alienanti, e adesso pure la guerra: senza ritrovare uno spirito comunitario, imploderemo e torneremo alla rapacità selvaggia “uomo lupo dell’altro uomo”, oppure costruiremo un’isola più accogliente e gentile, per chi ci vive e per chi la ama da lontano.

 

G. Rinaldi
per Elba Forum per la Pace

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Ultima modifica il Mercoledì, 23 Luglio 2025 10:55

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