Con un comunicato senza precedenti, pubblicato sui giornali e sulla pagina del Comune di Portoferraio, l'amministrazione comunale guidata da Tiziano Nocentini sferra un violento attacco contro la consigliera di minoranza Marcella Merlini.
Un attacco indispettito che suona quasi come una minaccia, una messa all'indice.
In linea con il modus operandi della destra meloniana, a cui pare la giunta sia sempre più allineata, l'amministrazione si dice vittima del “tentativo”, operato dalla consigliera Merlini, “di impedire a chi è stato democraticamente eletto dai cittadini di esercitare il proprio diritto di amministrare”.
E come la consigliera Merlini starebbe impedendo a Nocentini di governare? La consigliera avrebbe fatto alcune segnalazioni al Ministro degli Interni e ad altri organi. Sta nel suo diritto di consigliere.
Tutto qui? Non è che “Portoferraio c'è” ha invece gradito poco la sequela di mozioni ed interrogazioni (unico strumento delle minoranze consiliari) presentate negli ultimi giorni dal gruppo consiliare Bene Comune? Non è che sta riemergendo l'insofferenza verso la normale critica politica solo provvisoriamente attutita dallo spostamento dell'attenzione verso la campagna regionale?
Piuttosto che rifugiarsi nell’autocommiserazione, l’amministrazione farebbe meglio a spiegare perché Portoferraio appare oggi così terribilmente immobile.
Perché non si parla più di salute, di mobilità, di pianificazione urbanistica, di progetti, di cultura?
Quando non governano, cercano un capro espiatorio. Ma la democrazia vive del confronto, non del silenzio. Le minoranze, non si illudano, continueranno a fare la loro parte in consiglio comunale, tra i cittadini e nell’opinione pubblica. Con determinazione, trasparenza e senso delle istituzioni.
Partito Democratico Isola d'Elba
