Nonostante Semeraro di Elba Salute colga l’inadeguatezza della Amministrazione e del Consiglio Comunale di Portoferraio, rispetto alle questioni sanitarie dell’Isola d’Elba, poi ribadisce, come al solito, tutte le criticità di cui soffre sia l’Ospedale Elbano, che la sua struttura sanitaria territoriale.
Così puntualizza la mancanza di strutture ambulatoriali specializzate, non mettendo mai in evidenza, la professionalità e la competenza dei medici e delle infermiere e infermieri che lavorano ogni giorno instancabilmente per la nostra salute, ome spesso invece , hanno sottolineato tanti cittadini utenti che hanno sperimentato sulla loro stessa pelle tale abnegazione e umanità.
Che esistano ancora alcune criticità nel nostro sistema sanitario isolano è indubbiamente vero, come esistono anche in altri territori disagiati e non solo periferici, ma credo che ripeterlo in continuazione senza, invece, individuarne gli aspetti più gratificanti, sia ingeneroso.
L’Azienda Sanitaria Nord-Ovest insieme alla Regione Toscana, che ha da poco - fra l’altro -, fatto un accordo con il sindacato dei medici di famiglia, per integrarli nella operatività delle Case di Comunità, offrendo anche risorse per fornire ai loro ambulatori strumenti di prima diagnosi, prima di indirizzare i propri pazienti agli specialisti.
Un modo per valorizzare il nostro territorio perché non si allontanino tutti quei nostri ospiti, (soprattutto i più avanzati in età), che ripongono grande attenzione a questo aspetto, prima di scegliere la destinazione delle loro vacanze e fornire aiuto ai nostri stessi concittadinidanneggiare anche i nostri stessi concittadini che, qualora abbiano necessità di rivolgersi ai servizisi sanitari nutrano meno dubbi sulla efficienza di quelli pubblici e che attualmennte preferiscono rivolgersi sia alle strutture private che a quelle pubbliche continentali, con notevoli sacrifici economici.
Il Comitato Elba Sanità, ora Associazione perché integrato anche nel Comitato Zonale di Partecipazione, insieme ad altre Associazioni, organo indipendente della Sanità Regionale come portatore delle esigenze dei cittadini, presso le Aziende Sanitarie, ha sempre lavorato presso le istituzioni locali e regionali, nonché presso la nostra Direzione Aziendale, per migliorare la nostra offerta sanitaria sempre nella ottica di una collaborazione costruttiva.
Nella fase più buia della nostra sanità, abbiamo organizzato due manifestazioni a cui hanno partecipato migliaia di cittadini, consapevoli di quali pericoli stava attraversando il nostro nosocomio e le nostre strutture territoriali.
Da quel momento le Istituzioni hanno compreso che non potevano abbandonare al suo destino un territorio così fragile, ma anche ricco di potenzialità, riconosciuto ultimamente anche dall’Istituto Santa Anna di Pisa che ha sollecitato un percorso che intravede i territori periferici come il nostro, come soggetti ideali per rendere la ricerca sanitaria produttrice di efficienza, rispetto a quella fatta a livello di strutture sanitarie centrali.
Questo percorso può fra l’altro produrre grande interesse per i giovani medici a chiedere di operare nei nosocomi presenti nei territori disagiati, per compiere il loro percorso di crescita professionale, interrompendo il flusso dei medici specializzandi verso gli ospedali più grandi.
Voglio ricordare, in ultimo, il riconoscimento del Bollino Rosa all’Ospedale di Portoferraio della Fondazione Onda per il biennio 2026-2027 per l’impegno ottenuto nella promozione della medicina di genere dedicata alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili e non solo.
Michele Rampini