Ci sarà sempre da parlare della sanità all'Elba, o meglio dei problemi dell'ospedale, che funziona in modo incompleto, mentre il personale è all'altezza dei propri compiti, poichè manda avanti la baracca, come si dice, dispiegando tanta professionalità.
Ma però. Ci sono problemi che non nascono qui all' Elba, ma vengono dall'alto, da oltre il canale, perchè- ad esempio- i due cardiologhi indispensabili(per la precisione: il minimo indispensabile), all'orizzonte, non si sono ancora visti. Non sono pervenuti. E così per tante altre cose. Vorrei fare una riflessione, legata alla consapevolezza che dovrebbe essere piena , totale sul nostro ospedale da parte della popolazione che vive all' Elba.
Tutti si lamentano ma la conoscenza dei numeri, di quanti sono i dipendenti dell'Ospedale, di quanti dovrebbero essere , dei reparti che ci sono, delle carenze, non penso che ci sia. Conoscere bene è la base per ben operare
Perchè i vari interventi critici, nel complesso lodevoli, e le varie iniziative degli Enti locali, nel complesso lodevoli, vengono fatte in relazione a situazioni particolari, in questo o quell'altro periodo. Certo, va tutto bene, ma si può migliorare.
Io penso che sarebbe opportuno che, due volte l'anno, in date prefissate (magari prima e poi, al termine della stagione turistica), i responsabili dell'Asl elbana, relazionassero al popolo (che oggi significa: in assemblea pubblica, ma anche su Internet), quale è lo stato del problema, quanti sono i dipendenti, quali variazioni vi sono state nel numero dei dipendenti e quali sono le richieste , che attendono risposta, dalla Regione o dalla stessa Asl, che magari si sta organizzando per un qualcosa. Variazioni, quindi, sul personale in servizio, sul personale che se ne é andato , su chi è arrivato, sulle necessità che, per sua natura, aumentano nei vari settori.
Subito dopo, il Comune di Portoferraio - e non gli altri Comuni, che dovrebbero invece essere consultati con regolare periodicità dal Comune capoluogo- dovrebbe rappresentare le esigenze dell' Elba e dire cosa va, cosa non va e cosa, quindi, bisogna fare. Ripeto : due volte l' anno, così tanto per confermare, per dire, per sapere meglio. Potrebbe essere una specie di invito ai vari Comitati elbani sulla salute (che già ora, lodevolmente, prendono spesso posizione sulle varie problematiche della Asl), prendano una ulteriore posizione dicendo quello che si è fatto, nei precedenti sei mesi, e quello che avrebbe dovuto essere fatto ma non si è fatto.
Guido Retali