Stampa questa pagina

Avvistato granchio tropicale a Pianosa

Scritto da  EM Martedì, 07 Luglio 2020 09:19

granchio percorsi blu copeLa presenza di un esemplare di "Percnon gibbesi" nelle acque protette pianosine documentata dalla Prof.ssa Erika Mione

Il primo incontro ravvicinato con il coloratissimo granchio tropicale Percnon gibbesi, specie criptogenica, è avvenuto lo scorso 2 ottobre 2019, presso l’Isola di Pianosa (Parco Nazional dell’Arcipelago Toscano) ed è stato riconosciuto e fotografato dalla Prof.ssa Mioni Erika, Docente e Biologa responsabile del Progetto di Citizen Science “PERCORSI NEL BLU”, dell’Istituto Comprensivo ISA2 della Spezia, nel corso di una Campagna di Monitoraggio costiero realizzata a Pianosa nell’ottobre 2019 con la collaborazione di studenti esperti all’interno del progetto e provenienti dagli Istituti ISA2, ISA4, dal Liceo Scientifico Pacinotti della Spezia e dal Dipartimento di MARINE SCIENCE dell’Università degli Studi di Milano-BICOCCA.

 

Il fondamentale supporto degli operatori impegnati, ha permesso la raccolta di dati significativi per l’aspetto numerico, morfologico e comportamentale, evidenziandone da subito un aspetto spiccatamente gregario.

 

I dati preliminari raccolti saranno presentati al Congresso internazionale NEOBIOTA 2020, che si terrà dal 15 al 18 settembre a Vodice, Croazia.
Il Progetto di Citizen Science “PERCORSI NEL BLU”, dell’Istituto Comprensivo ISA2 della Spezia, attivo nell’isola di Pianosa dal 2014, prevede un Piano di Ricerca sviluppato in Partnership con la Dott.ssa Silvia Merlino, ricercatrice del CNR ISMAR della Spezia, l’Ente Parco dell’Arcipelago Toscano, oltre che con la Dott.ssa Anna Maria Mannino, Ricercatrice del Dipartimento STEBICEF dell’Università degli Studi di Palermo e il Dott. Paolo Balistreri.


Mioni sottolinea che, come risulta dai dati presenti in letteratura, questo particolare granchio algivoro, originario delle coste atlantiche americane e avvistato nel Mediterraneo per la prima volta nel 1999 a Linosa, ha già dato seguito a numerosissimi altri avvistamenti, fino ai più recenti, registrati all’Isola d’Elba nel 2016 e in Liguria, a Portofino, nel luglio 2017 (notizia ANSA).

 

Gli studi scientifici precedenti, inoltre, dimostrano come la sua rapida diffusione sia da attribuirsi alla probabile facilità nel trasporto delle sue forme larvali da parte delle correnti e all’elevata capacità di adattamento alle condizioni climatiche favorevoli e alla possibilità di occupare una nicchia ecologica ancora vuota nel piano infralitorale più superficiale. Non sono ancora ben conosciute tuttavia le possibili relazioni interspecifiche tra i possibili predatori e il delicato equilibrio con gli altri invertebrati algivori che popolano la stessa fascia litorale. Per questo motivo i prossimi dati cercheranno di chiarire meglio la diffusione di questa specie e il possibile impatto ecologico che questa potrebbe avere in futuro sul delicato equilibrio delle popolazioni costiere locali.

 

granchio percorsi blu tg

 

Vota questo articolo
(0 Voti)

1 commento