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ENZO PRANZINI: ELBA PIU' COMPETITIVA COL RIPASCIMENTO DELLE SPIAGGE E IL RILANCIO DELL'AGRICOLTURA

Scritto da  Venerdì, 18 Maggio 2012 15:03

“Importante può essere una cura capillare di ogni piccola spiaggia dell'isola- ha detto - i lidi sono il bene naturale su cui investire per garantire il maggiore sviluppo. Come realizzare tale strategia? Oltre la maggiore attenzione sullo stato delle spiagge esistenti, - specifica- c'è da puntare sul ripacimento delle spiagge erose, che sono la maggioranza, ed è importante rilanciare l'agricoltura che negli anni 40 regalava, dalle vigne, attraverso i fenomeni atmosferici, un rifornimento naturale, a valle, di sabbia e detriti.

MARCIANA MARINA. Vanno Segnini, sindaco di Campo nell'Elba, ha fatto una previsione negativa durante l'avvio del convegno di geologia sulle piccole isole, in corso nella sala multifunzionale del più piccolo Comune dell'isola. “Si teme il 20 -30% in meno di presenze turistiche” ha detto ricordando anche gli annosi problemi della sanità, dei trasporti e altro. Ma come combattere la crisi della mono economia elbana, dedicata quasi esclusivamente al terziario? Una risposta su base scientifica l'ha data Enzo Pranzini, geologo del Dipartimento di Scienze della Terra all'Università di Firenze: “Importante può essere una cura capillare di ogni piccola spiaggia dell'isola- ha detto - i lidi sono il bene naturale su cui investire per garantire il maggiore sviluppo. Come realizzare tale strategia? Oltre la maggiore attenzione sullo stato delle spiagge esistenti, - specifica- c'è da puntare sul ripacimento delle spiagge erose, che sono la maggioranza, ed è importante rilanciare l'agricoltura che negli anni 40 regalava, dalle vigne, attraverso i fenomeni atmosferici, un rifornimento naturale, a valle, di sabbia e detriti. Oggi, con l'abbandono di molte colture, ha preso campo la macchia mediterranea e il fenomeno non è più in grado di ripetersi come una volta”. Queste le indicazioni dello scienziato emerse nel convegno dedicato proprio allo studio delle piccole spiagge italiane (pocket beach) un meeting gestito dallo stesso Pranzini, unitamente a circa altri 50 geologi e rappresentanti delle regioni, che hanno studiato vari ambienti italiani, tra cui Sardegna, Sicilia, la costiera di Sorrento e altre parti dello Stivale, in cui la costa è protagonista. Impegnati geologi come Zampelli, Baldassarre, Simeoni, Cigala, Schiaffino e tanti altri che hanno presentato la pubblicazione edita dalla Franco Angeli “Le pocket beach” , scritta dal quartetto Simeoni, Corbeau Pranzini, Ginesu.

Non solo, il geologo fiorentino, coordinatore nazionale dell'impegno, ha anche annunciato il raggiungimento di un'importante intesa tra Cina, Corea e Italia, per cui sono possibili Master per 20 laureati, da farsi completamente in lingua inglese, sul tema della gestione della fascia costiera; un master gratuito che dura sei mesi in ognuno dei paesi aderenti, una vera occasione di formazione di alta qualità a livello internazionale. Quindi l'appello di Pranzini sul ripascimento e la massima cura delle spiagge, nonchè del rilancio dell'agricoltura, è senz'altro rivolto alle Amministrazioni comunali locali. “Le spiagge potranno accrescere le loro dimensioni con le strategie che suggerisco- evidenzia Pranzini- e certe piccole spiagge si accrescerebbero nel tempo e potrebbero accogliere più villeggianti. Per contro sarebbero meno affollati altri lidi troppo battuti. Abbiamo sempre avuto un buon rapporto con le Amministrazioni locali, un interscambio che può diventare sempre più forte e stabile nell'interesse generale e soprattutto della tutela ambientale e dello sviluppo”.

Durante il convegno marinese ci sono state tavole rotonde, presenti i sindaci del versante occidentale, o loro rappresentanti, per l'analisi dei problemi isolani legati al comparto, oltre a ciò i geologi e rappresentanti regionali sono intervenuti direttamente sulle spiagge dell'isola, per fare osservazioni e rilievi ed anche a Pianosa. “L'isola d'Elba- ha concluso Pranzini- è un concentrato di piccole spiagge, un insieme di fenomeni ondosi che interagiscono con i litorali e varie solo le tipologie di coste. Quindi è proprio un laboratorio ideale e senza dubbio lavoreremo spesso da queste parti”. La tre giorni di studio è stata favorita dal programma di cooperazione Italia-Francia marittimo, dalla Res Mar, quindi dalle varie regioni tra cui Toscana , Liguria, Lazio, Sardegna ed ha fruito di finanziamenti del Fondo Europeo e i sostegni del “Miur pocket beach”, del gruppo nazionale per la Rac e da Perla, oltre il coinvolgimento dei Comuni di Campo nell'Elba. Marciana, e Marciana Marina.

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