Il personale della Pubblica Assistenza Porto Azzurro, con sorpresa si è reso conto, nella mattinata di Lunedi 24 aprile che una ambulanza di emergenza si trovava nel garage ma non nel solito posto di parcheggio.
Nello stesso momento alcuni amici dei volontari avevano comunicato che avevano visto l'Ambulanza longonese, la notte in località Morcone davanti al locale "Mandel" di Capoliveri, mentre sfrecciava sulla strada, dopo che aveva raccolto e caricato a bordo alcuni giovani.
Sono state attivate le ricerche dopo che il furto era stato confermato, e dopo il rivenimento del mezzo (con danni alla carrozzeria del mezzo per oltre 3mila Euro) è stata presentata la denuncia ai Carabinieri di Porto Azzurro.
Si è accertato che l'autoambulanza era stata rubata dopo la mezzanotte dal Garage delle Ambulanze dei mezzi della Pubblica Assistenza di Porto Azzurro, situato in Piazza Eroi della Resistenza.
Approfittando anche del buio della zona, il responsabile del furto - che probabilmente in precedenza aveva visto operare gli autisti del sodalizio - ha cercato le chiavi nella "cassetta" elettrica chiusa a scatto.
Dopo aver inserito la chiave nel cruscotto, ha staccato la "presa" di alimentazione del mezzo che serve per ricaricare le attrezzature mediche e dare il via al motore.
La persona denunciata ha percorso il paese (con telecamere che registravano il suo passaggio) e si è diretta verso Capoliveri o altre zone, in quanto sono stati registrati circa 40 Km di percorrenza.
Certo è che l'autore della sottrazione del veicolo si è fermato davanti al Mandel Bar a Capoliveri, e alla chiusura del locale dopo le ore 4, si è rimesso alla guida dell'ambulanza, che è ripartita sfrecciando sulla via del locale, tra le auto parcheggiate e alle persone che ne stavano uscendo, dopo che a bordo al mezzo di soccorso, tra risa e schiamazzi, erano saliti altri giovani.
Un video è stato girato da alcuni passanti e inquadra l'ambulanza davanti alla discoteca in fase di partenza.
Il materiale documentativo è stato consegnato alle Forze dell'Ordine come testimonianza.
tratto da un comunicato stampa della Pubblica Assistenza di Porto Azzurro