Sabato 7 maggio si è tenuta nella saletta Mazzei del Centro culturale de Laugier di Portoferraio la presentazione del libro "Napoleone e l’Isola di Pianosa".
L’autrice desidera ringraziare l’Associazione per la difesa dell’Isola di Pianosa che ne ha sostenuto la pubblicazione, i numerosi partecipanti convenuti e in particolare la dottoressa Gloria Peria -Coordinatrice della Gestione Associata degli archivi elbani- che ha messo a disposizione la sua competenza e ha guidato tutti gli ospiti in un’interessantissima visita all’Archivio storico del Comune di Portoferraio nel quale sono esposti documenti e cimeli risalenti al periodo Napoleonico.
La partecipazione curiosa e interessata delle molte persone convenute conferma quanto sia sentito il desiderio di conoscere nuovi particolari della storia dell’Arcipelago insieme alla speranza di poter vedere rinascere ed essere resi fruibili i luoghi del passaggio di Napoleone sull’Isola di Pianosa come lo sono quelli dell’Elba.
L’Isola di Pianosa storicamente è sempre stata una “dipendenza” dell’Elba, dagli Appiani passando per Napoleone fino ai nostri giorni, ed è necessario che continui a rimanere vivo questo legame che partendo dalla sua storia nascosta negli archivi dovrebbe essere mantenuto anche nei progetti culturali, agricoli e turistici, promuovendo quella unicità territoriale che ne valorizzi le peculiarità. Napoleone prese in considerazione la Pianosa come possibile colonia agricola nella prospettiva di ampliare il fabbisogno di produzione di cereali e di fieno necessari all’Isola d’Elba; il Granduca Leopoldo II ne promosse lo sfruttamento agricolo concentrando le rendite sull’olivicoltura e sull’impianto di nuove vigne “alla maniera dell’Elba”.
Oggi, che stiamo assistendo a una “rinascita” dell’isola piana con i suoi orti e con la vecchia oliveta riportata a nuovo splendore, ci auguriamo che si sviluppi positivamente anche il progetto di impianto di viti e che queste possano in futuro generare un vino buono come quello dell’Isola d’Elba.
Ilaria Monti