Caro Direttore,
da troppo tempo, ormai, siamo inondati da lezioni di civiltà che grondano di buonismo sperticato e di politicamente corretto. Inutile dire da che parte politica provengano tali insegnamenti,che sono talmente ipocriti da divenire patetici. I quotidiani sbarchi sulle coste del Sud Italia dei profughi provenienti dalle più remote zone dell'Africa o dai teatri di guerra nell'Asia Minore, assecondati, purtroppo,da una gestione dilettantistica della cosa da parte dei nostri governanti, stanno creando serissimi problemi nei centri d'accoglienza e smistamento di questi poveri cristi e si rischia di tramutare tale evento in uno scontro tra civiltà.
Questi buonisti all'amatriciana, per rendere credibile la loro tesi, prendono a modello di confronto per ciò che sta avvenendo nei nostri giorni, la criminale tratta degli schiavi avvenuta dalle coste dell' Africa Occidentale per popolare di manovalanza il Nord America e l'emigrazione da metà '800 fino a dopo la Seconda Guerra Mondiale dall'Europa verso Stati Uniti, Venezuela, Argentina, Brasile e non ultima l'Australia.
I due eventi del passato, pur con tutte le tragedie e le miserie a corredo, non possono assolutamente essere messi a confronto con ciò che avviene oggi per un semplice motivo. Nei primi due casi, dall'altra parte dell'Atlantico o in Australia era richiesta manodopera per lo sviluppo socio economico che ne è derivato e che è sotto gli occhi di tutti. Guardando con occhio attento l'attuale situazione possiamo invece escludere con certezza assoluta che in Europa ci sia crisi di manovalanza; al contrario,specialmente nel nostro Paese, la crisi economica ha creato una grande disoccupazione. Quindi c'è bisogno di tutto tranne che di offerta di manodopera.
La situazione odierna perciò è completamente diversa da come la vogliono dipingere questi benpensanti e, andando nel concreto, su come e dove eventualmente accogliere i migranti, sono necessarie alcune serie riflessioni
Le centinaia di milioni di euro finora spesi dai nostri governi, cioè dai cittadini Italiani ed Europei, non sono serviti ad altro che ad inondare di soggetti senza reddito di sostentamento e fissa dimora le nostre città o paesi che, torto collo, si sono finora sobbarcate l'onere, tra mille difficoltà gestionali, di trovare una sistemazione per questi poveri cristi. Ma c'è di più; si sta delineando l'ipotesi, da parte di Alfano & co, di destinare le carceri e le caserme dismesse all'alloggiamento di questa moltitudine già presente sul suolo italiano od in arrivo nei prossimi mesi.
Singolare che molte di queste strutture, dichiarate inagibili per carenze strutturali o di norme di sicurezza, tali da non essere considerate agibili per ulteriori usi se non dopo costosissime operazioni messa in sicurezza (vedi Caserme Guardia di Finanza di Portoferraio), d'incanto possano ritenersi idonee ad accogliere famiglie intere che certamente non possiamo pensare che possano trascorrere la propria vita all'interno dei CARA , dove tra l'altro si riscontrano quotidianamente eventi malavitosi.
Ed è qui che si evidenzia la spudorata faccia di tolla di coloro che reclamano dignità per questi diseredati.
Faccia di tolla perchè lorsignori,dai cuori gonfi di solidarietà, ma senza portafoglio, intenderebbero stivare nelle caserme o nelle prigioni dismesse queste genti come polli nelle stie, così da lavarsi le coscienze e per andare a dormire sereni .
E qui però arrivano le domande da cento pistole a coloro che non so se definire sciocchi od in malafede: chi provvederebbe al sostentamento dei profughi e per quanto tempo, quanto costerebbe e per quanto tempo daremmo loro riscaldamento, luce acqua e servizi igienici degni di questo nome. Potrebbero circolare liberamente sul territorio nazionale, quale assistenza sanitaria sarebbe loro concessa e per quanto tempo, potrebbero lavorare regolarmente o sarebbe consentito,solo per loro, al nero?????? Possiamo permetterci, vista la condizione economica dell'Italia, una Babele del genere?? Siamo seri: no assolutamente.
Queste sono le domande che devono porsi i radical-scioc ed alle quali devono dare risposta per non creare, con le loro stravaganti idee, ghetti senza legge, solo per consentire alle anime belle come la Presidentessa della Camera dei Deputati di cianciar del nulla. Lei che a chiacchiere vuole imporre come modello di vita quello dei migranti, ma che adora prendere il sole nella tenuta del Presidente della Repubblica, a Castel Porziano, lontano dalla vil massa, ci mancherebbe altro e dai vu cumprà e quando viaggia pretende la businnes class,ovviamente a spese nostre.
Che domani avrebbero i bambini cresciuti in quelle gabbie con situazioni igieniche indecorose per l'essere umano?
Ovviamente quando si arriva al nocciolo della questione questi novelli scopritori d'acqua calda, non hanno di che rispondere se non dare del razzista a chi la vede diversamente.
E vederla diversamente vuol dire preparare piani Marshall per le regioni dell'Africa, dove costruire asili,scuole, università, ospedali ed assistenze sanitarie degne di tale nome, strade ed infrastrutture che consentano a chi vive in tali angoli del pianeta di poter venire liberamente in Europa e nel resto del mondo senza il marchio del diseredato, caricato come pesce azzurro su barconi fatiscenti con ottime possibilità di morire affogato.
Il problema è che quando si parla di cooperazione poi si vedono il Veltroni o il Prodi di turno far passerella in queste aree abbandonate da Dio e verrebbe voglia di lavare i vetri con le pagine dei giornaloni servi della politica che osannano le gesta di questi pescecani in cerca solo di redenzione elettorale.
L'Europa, cari signori,oggi, non è in grado di fronteggiare l'invasione di un miliardo di persone, perchè non ci sono le risorse economiche per garantire lavoro e sussistenza per tutti.
Investire risorse, invece, con costi assolutamente inferiori, al netto delle creste che certi soggetti sono soliti pretendere in quei paesi che non hanno ciò che serve all'essere umano per vivere una vita decorosa è l'unica via per dare dignità a quelle genti ed a noi stessi.
Ma questa soluzione non coincide, guarda un po', con il disegno di fare un'Europa a trazione sinistra propedeutica di un Ulivo mondiale.
Altro che le bischerate di concedere nei mesi invernali qualche residence privo di riscaldamento !!!!
Il grande Totò avrebbe detto: ma mi faccia il piacere, mi faccia.
Io vado oltre; quelle idee mi fanno schifo come gli scafisti che traghettano le povere genti e buttano in mare chi è di troppo.
Saluti
Alessandro Dini
Gentile Signor Dini
Temo che alla domanda sul che cosa io possa condividere del suo pur lungo intervento, non andrei oltre al dire: " i segni di interpunzione". Ma con l'affermare che la penso in maniera totalmente opposta, senza sentirmi, creda, minimamente ipocrita e/o patetico, risparmio almeno ai lettori un bel po' di tempo,
La ringrazio comunque di averci fatto conoscere il suo punto di vista.
sergio rossi