PERIA SAREBBE GIA’ STATO CROCEFISSO.
Se il Presidente della Conferenza dei Sindaci non fosse intervenuto nei fatti che da mesi tormentano la sanità Elbana, i Sindaci tutti, i Comitati, la Associazioni, lo avrebbero crocefisso.
Il 6 luglio scorso si è assistito al cambio al vertice della Conferenza dei Sindaci per la sanità fino allora condotta dal Sindaco di Portoferraio Mario Ferrari a favore del Sindaco di Marciana Anna Bulgaresi. Questa sostituzione è stata decisa dalla maggioranza dei primi cittadini Elbani per dare alla Regione Toscana un segnale di unità politica rivolta a ottenere, con tutti i mezzi Istituzionali, una sanità adeguata ed efficiente rivolta a un futuro di autonomia sanitaria e non di condivisione delle risorse sanitarie che il presidente uscente non riusciva a realizzare.
Sono passati due mesi e nulla è cambiato anzi, la Regione e l’Azienda Sanitaria continuano ad ignorarci come realtà produttiva di PIL e come meta europea di turismo a cui necessita una sanità diversa al punto che nessun neo Dirigente Aziendale o Assessore alla sanità regionale sia venuto all’Elba ad illustrarci la L.R. 28/15 che comporterà una drastica rivoluzione nel nostro sistema sanitario pubblico.
Più volte le cronache riportano che a prendere dure posizioni contro L’ASL6 e la Regione è stato il Presidente uscente Ferrari che, oltre a rivolgersi al TAR per la riqualificazione del nostro ospedale penalizzato da una votazione del Consiglio Regionale, si è esposto più volte in prima persona per chiedere chiarimenti su dei casi che hanno segnato momenti difficili per la sanità locale: come il caso Luciano, il piccolo Alessandro, la TAC fuori uso, i problemi legati al mal funzionamento dell’ascensore interno e la mancata esecuzione di quello esterno, la paventata chiusura del CUP; sono state inviate anche lettere per sollecitare il raddoppio del personale del Pronto Soccorso per l’approssimarsi della stagione turistica e una maggiore attenzione per le strutture murarie di alcuni ambienti sempre del Pronto Soccorso, nonché lettere di protesta con richiesta di chiarimenti per ritardata esecuzione di esami salvavita; per ultimo il caso dell’amico Roberto Arnaldi.
Ciò nonostante, Mario Ferrari è stato lapidato, come in passato furono lapidati le Presidenze di Peria e Segnini.
L’attuale Presidente della Conferenza dei Sindaci, nel silenzio di questi mesi, pur facendo parte dell’Associazione dei piccoli Comuni disagiati, ancora non ha preso neppure posizione per il referendum abrogativo della legge sanitaria Regionale 28/15 che ridurrà ai minimi termini la sanità pubblica ridimensionando i servizi sanitari riducendo il nostro ospedale in un mega poliambulatorio.
SI SPERA CHE ALMENO IL PRESIDENTE DELLA CONFERENZA DEI SINDACI IL 9 SETTEMBRE AL DE LAUGIER FACCIA VALERE I DIRITTI SANITARI ANCHE PER LA COMUNITA’ ELBANA.
Ci siamo già giocati la Comunità Montana e l’Unione dei Comuni, speriamo di salvare la Conferenza dei Sindaci come strumento comprensoriale per sperare di essere curati.
Francesco Semeraro.