Con la lettura dei ricordi dei ragazzi di Portoferraio scritti dal dr Alberto Zei ritornano immagini,suoni, parole  I ricordi di Santa Fine dei “ragazzi di Portoferraio”

Alla parola “struscio” lungo il viale delle Ghiaie si associa la parola “franella” dentro i giardini della Ghiaie al riparo da occhi indiscreti.

Alla sceneggiata della caduta sugli scogli di Santa Fine si associano gli scherzi che facevamo fra ragazzi.

Alla nuotata sott’acqua per aggirare la punta di Santa Fine si associa la nuotata di superfice, la gara a chi nuota più veloce tra quelli della spiaggia delle Ghiaie e quelli della spiaggia della Viste.
Partenza da Santa Fine o con nuotata verso le Ghiaie e arrivo ai bagni di Paolina o con nuotata verso le Viste ed arrivo sulla spiaggia.

Immagini, suoni, parole incise non solo nella memoria ma nel cuore di tutti quelli e quelle che come me erano giovani nel secolo passato.
Il tempo passa e toglie tutto, non il ricordo.
Non il ricordo della nuotata in un mare limpidissimo di color azzurro smeraldo lungo gli scogli della punta del Gronchetto, “punta del coraggio”. (vedi foto di copertina)

Non sapevo a quell’epoca che la “punta del coraggio” è perforata al suo interno da gallerie così ben indicate dal dr. Zei I misteri di Santa Fine

Non sapevo della “ciminiera” con “scala muraria a graffette“ conduce alla “casermetta” sullo spalto del bastione, ”casermetta” che oggi non esiste più.
Come mai? Quando è scomparsa?
Non sapevo a quell’epoca del percorso subacqueo che conduce alla “porta di Nettuno” dentro “la punta del coraggio” altrimenti l’avrei ricercato.
Incredibile!

Da dove inizia il percorso subacqueo? Quanto è profondo? Quanto è lungo?
Tutte domande a cui non so dare risposta.

Marcello Camici

Foto di copertina - Nuotata lungo gli scogli della “punta del coraggio” al salto del Gronchetto. Bastione di Santa Fine

Foto 2 - Bastione di Santa Fine. Grafico delle gallerie elaborato dal dr Zei