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ELBA - ECOMOSTRO: RI-CONDANNATI

Scritto da  nota ANSA Mercoledì, 27 Febbraio 2013 20:05

ecomostro procchio 620 Gallitto, Lamberti, Giusti, Filippi condannati. Legambiente contesta a Regione e Comune l'accordo con gli imprenditori

   

La Corte d’appello di Genova ha condannato l’ex Prefetto di Livorno Vincenzo Gallitto a 3 anni e 4 mesi e l’ex capo dei gip livornesi Germano Lamberti a 4 anni e 9 mesi per il reato di corruzione in atti giudiziari nell’ambito della vicenda per gli illeciti all’Elba.

Per lo stesso reato i giudici hanno condannato a 3 anni e 6 mesi ciascuno gli imprenditori pistoiesi Franco Giusti e Fiorello Filippi. Le stesse pene inflitte agli imputati erano state chieste dal pg Antonio Lucisano e dal pm Paola Calleri.

La sentenza è stata letta in serata dopo sette ore di camera di consiglio.  I giudici hanno anche applicato sanzioni accessorie di legge e condannato gli imputati al risarcimento dei danni alle parti civili. L’inchiesta aveva coinvolto otto persone, imputate a vario titolo di una serie di reati tra i quali corruzione, peculato e favoreggiamento nell’ambito di speculazioni edilizie.

Umberto Mazzantini Responsabile di Legambiente,  associazione che da oltre un decennio si è battuta contro la realizzazione della bruttura urbanistica a Procchio,  ci ha dichiarato appena appresa la notizia:

"La sentenza genovese getta un'ulteriore e pesante ombra sulla vicenda dell'Ecomostro, e su come è stata gestita l'intera operazione urbanistica che avrebbe dovuto condurre al recupero dell'area interessata, e non alla ricostruzione dell'ecomostro a tre passi di distanza. 

Chiediamo a Regione Toscana e Comune di Marciana di rivedere i termini di un accordo-capestro, troppo frettolosamente stipulato, proprio con gli stessi costruttori che la Magistratura ha nuovamente condannato, e che qualcuno degli amministratori marcianesi aveva già dato per "definativamente assolti".

La sentenza getta quindi benzina sul fuoco:  facile prevedere nuove bordate contro Comune e Regione da parte degli ambientalisti, e per gli amministratori una nuova brutta gatta da pelare.

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