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Viaggi terminali verso demolizioni in Turchia: cosa resterà della "gloriosa flotta" delle balene blu?

Scritto da  Un Elbano Giovedì, 05 Dicembre 2024 10:43

 

E’ così anche il “glorioso” Moby Baby Two, già Moby Lally, ieri pomeriggio ha salutato l’isola d’Elba per il suo ultimo viaggio, quello che lo porterà ad Aliaga, forse spiaggiato accanto a quel che resta del Moby Ale e Moby Vincent, attualmente in demolizione presso uno dei cantieri navali della città turca.

Aliaga fino a poco tempo fa era sconosciuta ai più, adesso il suo nome sta diventando l’ultimo porto di molte navi Moby ma anche navi da crociera.

Quel che più impressiona è il numero di navi destinate alla demolizione da parte di Moby, ciò che dovrebbe preoccupare gli elbani e i nostri sindaci.

Voci di corridoio dicono di una vera e propria dismissione di atto da parte della balena blu, la quale dopo aver venduto per ferro vecchio le tre navi sopra citate, ha ceduto il Bastia alla compagnia Alilauro.

A breve ci sarà una sorta di scambio, in cui a rimetterci potrebbe essere la Toremar, che vedrà perdere la motonave Liburna classe 1989 per il Giraglia classe 1981, destinata alla rotta Livorno-Capraia…

Proprio la motonave Giraglia è stata protagonista di un guasto che ha bloccato per circa 15 giorni i collegamenti tra la Corsica e la Sardegna. Collegamenti ripristinati, seppur in ritardo, con la motonave Moby Zaza, ma che non potendo ormeggiare a Bonificio per le sue dimensioni, è stato attuato il servizio Porto Vecchio – Golfo Aranci. Peccato che la traversata Bonifacio-Santa Teresa di Gallura durava circa 50 minuti, adesso per raggiungere la Sardegna la Moby Zaza ne impiega ben 4, con buona pace di pendolari e autotrasportatori.

Quindi se Sparta piange, Atene non ride. Ma c’è di più, le stesse voci di corridoio affermano che a partire dal 2025, Moby non farà più servizio tra Piombino e l’isoletta verde e blu, il che significa un numero risicato di corse giornaliere, considerato che pare, che anche la Rio Marina Bella venga ceduta a breve.

Dopo tutta questa doverosa premessa, utile ad avere un quadro chiaro, la domanda che ci poniamo è la seguente.

Tutto questo ottimismo che trapela dai comunicati del Comune di Portoferraio, della CGIL e da altri organi politici, da dove proviene?

Dove vivono lor signori per non capire che la situazione è tragica e che dobbiamo assolutamente scendere in piazza se non vogliamo trovarci ostaggi della nostra isola, quando di fatto mancheranno le corse che da anni venivano garantite!

 

Un elbano

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Ultima modifica il Giovedì, 05 Dicembre 2024 11:22

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