Chi frequenta o ha frequentato l’Isola d’Elba sa benissimo che può soltanto godere di un’isola meravigliosa ma in cui, a cominciare dall’esosità dei prezzi dei traghetti, ci si sente normalmente intrusi perché, più che essere considerati portatori di ricchezza con prezzi eccessivi per servizi spesso non all’altezza della spesa, si viene piuttosto considerati soltanto dei “portatori di disagi” a causa di occupazione di spazi (spiagge, parcheggi, ecc.).
E questa sensazione vale sia per chi viene solo per un breve periodo in vacanza sia che si sia degli assidui frequentatori, quasi tutto l’anno, perché proprietari o frequentatori di alloggi sul territorio.
E in virtù di queste proprietà sul territorio si usufruisce magari di un’auto sul posto perché trasbordarla di continuo è consentito, economicamente, solo per chi è residente sul posto ma non per proprietari di seconde case.
Ovviamente viene il momento di lasciare l’isola, ad esempio la domenica del ponte del 25 aprile, e devi trovare un posto in cui lasciare l’auto vicino al porto e quale posto migliore del parcheggio gratuito Viale Elba, adiacente all’Eurospin.
Solo che, ritornando per il ponte successivo del 1° maggio, scopri che, causa il Rallye, ti hanno rimosso l’auto e devi pagare 150 euro per riprenderla più una multa …. ma la cosa che fa male, per un assiduo frequentatore, è che l’avviso di rimozione non l’hanno messo la domenica, così avresti potuto metterla in un altro posto, ma lunedì 28 aprile in modo che tutti quelli che sarebbero ritornati il 1° maggio avrebbero trovato la sgradita sorpresa.
E che sei un intruso lo capisci perché, agli elbani del posto, tramite la targa rilevata, era stato dato avviso di rimuoverla, ma uno che ci viene regolarmente da 40 anni, non merita analoga attenzione.
Se questo è il modo di risanare le finanze del Comune, grazie... ne terremo di conto... e questo avviso non sarà l’unico ma ci premureremo di far capire a chiunque dovesse venire di quanto tenete conto i turisti o, ancor di più, chi vive a contatto con voi da così tanti anni.
Fabio Fantozzi
