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Rio: divieto di avvicinamento per un uomo indagato per maltrattamenti in famiglia

Scritto da  Comando provinciale Carabinieri Livorno Giovedì, 29 Maggio 2025 11:58

L'uomo era già stato allontanato d’urgenza dalla casa coniugale.

Prosegue senza soluzione di continuità l’attività dei Carabinieri del Comando Compagnia di Portoferraio tesa a tutelare le fasce più vulnerabili della popolazione a seguito di pregresse condotte minacciose, e talvolta violente, spesso maturate in ambiente domestico, costituenti casistiche riconducibili al dettato normativo del “codice rosso”.

 

È all’interno di tale cornice che i Carabinieri della Stazione di Rio, su disposizione della Procura della Repubblica di Livorno, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare a carico di un uomo 30enne gravemente indiziato di maltrattamenti in famiglia.

 

La vicenda prende avvio i primi del mese quando, all’esito di un episodio litigioso tra marito e moglie, entrambi di origini est europee, la donna sarebbe stata aggredita dal coniuge, alla presenza dei due figli della coppia, con calci e pugni sul corpo per futili motivi che però sarebbero stati alimentati dal suo stato di ebbrezza, tanto da richiedere l’intervento del 118 e dei carabinieri.

 

Le indagini scattate nell’immediatezza hanno portato alla luce un quadro di violenze domestiche, sia verbali che fisiche, ricorrenti che i militari hanno, in accordo con le tempistiche riservate ai reati da “codice rosso”, immediatamente relazionato all’AG di Livorno che ha subito avallato l’allontanamento d’urgenza dalla casa coniugale dell’uomo già intrapreso dalla pg operante.

 

Nei giorni successivi, la medesima AG, nel convalidare l’operato e le risultanze investigative dei carabinieri, a motivo della gravità delle condotte documentate, ha emesso a carico dell’indagato la misura cautelare dell’allontanamento della casa familiare e del divieto di avvicinamento alla po, rafforzandolo con l’utilizzo anche del c.d. braccialetto elettronico. I carabinieri della predetta Stazione hanno quindi prontamente rintracciato il 30enne sul territorio elbano e gli hanno notificato il dispositivo. L’uomo adesso non potrà avvicinarsi a meno di 500 metri dai luoghi in cui dimora e/o lavora la vittima.

 

Trattandosi di indagini preliminari, la penale responsabilità dell’indagato sarà valutata dal Giudice in sede dibattimentale e pertanto da ritenersi definitivamente accertata solo con sentenza irrevocabile.

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Ultima modifica il Giovedì, 29 Maggio 2025 12:07

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