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Case vacanza, il caro bollette senza accendere la luce

Scritto da  Romano Bartoloni Lunedì, 21 Luglio 2025 10:01

Le tariffe energetiche sono diventate una miniera d’oro nelle mani del fornitore delle utenze delle seconde case di vacanza che invece hanno dei pesanti costi fissi per i vacanzieri (non residenti) a prescindere dei consumi.

 

Nelle bollette in circolazione è obbligatorio nei mesi di non utilizzo altrimenti la sospensione e la riattivazione dell’utenza ti prendono per la gola. E’ prevista un quota fissa annuale di 135 euro ai quali si aggiungono i costi delle variabili rendendo le bollette più alte rispetto a quelle di un cliente residente tutto l’anno nella porta fianco.

 

Le variabili anche per un alloggio di un paio di stanze raggiungono i 728 euro l’anno esclusivamente per i costi fissi a prescindere dai consumi. Nel dettaglio vanno messe nel conto una serie di voci di dubbia valenza: 20,22 euro di spesa per la “materia energetica”, 16,44 euro di spesa per il “trasporto e la gestione del contatore” (peraltro fissi quelli di ultima generazione), 15,10 euro di spesa per gli “oneri di sistema”, 0,12 euro di spesa per “altre partite non definibili”, 5,18 euro di spesa per altre partite previste dal mercato più imposte e più Iva.
Tutte spese queste che vanno ripetute per quattro trimestri.

 

Il paradosso è che paghi di più se non sei residente e non consumi, paghi di meno se sei un cliente h24 per 365 giorni l’anno.

 

Romano Bartoloni

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Ultima modifica il Lunedì, 21 Luglio 2025 10:55

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