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Carabinieri di Livorno: sequestrati piantagione di canapa ed armi - Operazioni collegate anche all'Elba

Scritto da  Comando provinciale Carabinieri Livorno Martedì, 14 Ottobre 2025 11:31

I Carabinieri della Stazione di Campiglia Marittima concludono una nuova operazione antidroga arrestando, in flagranza di reato, un 70enne del posto in possesso di un ingente quantitativo di droga in casa, ma soprattutto per avere approntato in un terreno nella sua disponibilità una vera e propria coltivazione/produzione di “canapa indiana” tesa alla successiva lavorazione in casa per ottenerne “marjuana”, nonché per detenzione illegale di armi.

 

L’operazione si inserisce nell’ambito delle attività di controllo e monitoraggio del territorio, operato su input del Comando Provinciale dei Carabinieri di Livorno su tutta la provincia labronica. Detti interventi dei Carabinieri sono improntati a disarticolare a poco a poco tutte le fiorenti e redditizie centrali di spaccio che, grazie all’attenta osservazione dei rispettivi territori operata dai comandi competenti, vengono individuate attraverso una meticolosa osservazione delle varie dinamiche di interesse operativo.

 

La disarticolazione di “centrali di spaccio domestiche”, ad opera dell’Arma di Livorno, annovera precedenti di rilievo, atteso che l’operazione di polizia giudiziaria odierna va a sommarsi ad un’azione strutturata e capillare condotta dai Carabinieri delle Compagnie di Livorno, Cecina, Piombino e Portoferraio sotto il coordinamento del locale Comando Provinciale, impegnate a individuare e disarticolare centrali dello spaccio disseminate nei rispettivi territori della provincia labronica, in cui nei recenti trascorsi sono state rinvenuti veri e propri contesti organizzati in ogni dettaglio nella preparazione e confezionamento di dosi pronte per la vendita.
Il più delle volte sono stati i movimenti sospetti delle persone che si recano ad acquistare lo stupefacente a destare l’attenzione degli operanti.

 

Fra gli interventi condotti dai carabinieri labronici bisogna andare indietro dalla primavera del 2024, verso la fine del mese di marzo, a Campo nell’Elba, dove un 45enne deteneva in casa 1,5 kg fra cocaina e hashish e tutto il necessario per venderli in dosi già pronte.

 

L’11 aprile è la volta di Cecina, dove in un’abitazione “negozio” di dosi di cocaina è stato recuperato mezzo chilo circa di sostanza, bilancini e macchina per il sottovuoto delle dosi.

 

Il 17 maggio è la volta di uno straniero del nord Africa a Piombino, organizzato per la vendita anche a domicilio con tutto il necessaire nel marsupio per tagliare pesare e confezionare la droga pret à porter ed a casa quasi mezzo chilo fra cocaina, hashish ed eroina.

 

Il 28 maggio, a Rosignano Marittimo, una casalinga 35enne dell’Est Europa, insospettabile, nasconde in casa un etto e mezzo di cocaina, denaro contante ed il solito negozio apparecchiato per la preparazione di dosi.

 

Il 20 giugno a Livorno un uomo sulla sessantina in casa, oltre stupefacenti di ogni tipo, detiene un “libro mastro” dove annota le consegne ai “clienti”.

 

Il 17 luglio i Carabinieri di Rio rinvengono un bazar della droga ed in casa, oltre alla droga e i soldi, l’indagato possiede persino un piccolo manuale tascabile dal titolo “coca e cocaina” in cui l’autore disquisisce la storia, la modalità d’abuso, i traffici, la tossicità, insomma una guida completa che approfondisce tutti gli aspetti legati agli stupefacenti del nostro tempo.

 

L’8 agosto a Cecina due giovani di origine straniera vengono sorpresi con oltre 100 dosi pronte per lo smercio, altro stupefacente e materiale per prepararne e pesarne di nuove; detenevano anche un machete.

 

Il 19 agosto a Campo nell’Elba un giovane è stato arrestato poiché deteneva in casa una centrale con oltre 1 kg fra hashish e cocaina e ben 4.000 euro in contanti.

 

Questi i casi più risalenti, cui si sommano le operazioni più recenti concluse dai Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno (“Mexal” 2 settembre 2024 e “Garibaldi” 27 agosto 2025) costantemente impegnati nell’azione di contrasto al traffico e consumo di droga e che hanno consentito nell’ultimo periodo di portare alla luce e disarticolare vere e proprie centrali dello spaccio approntate all’interno di private dimore.

 

Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, sono da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – sino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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Ultima modifica il Martedì, 14 Ottobre 2025 11:43