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Spiaggia dell'Ogliera in gabbia replicano i signori proprietari

Scritto da  Proprietari della recinzione - Elbareport Giovedì, 12 Luglio 2012 19:12

 Volevamo rispondere a questo articolo perche' ci sentiamo chiamati in causa in modo offensivo. Siamo i nuovi acquirenti della proprieta' in localita' Ogliera. Ci dispiace passare da ecoterroristi, non era nostra intenzione. Un'altra cosa di cui siamo rimasti male e' che ci avete giudicato e condannato senza che nessuno si sia preso la briga di venire a chiederci spiegazioni o informazioni....   in calce le considerazioni di Elbareport

Volevamo rispondere a questo articolo perche' ci sentiamo chiamati in causa in modo offensivo. Siamo i nuovi acquirenti della proprieta' in localita' Ogliera. Ci dispiace passare da ecoterroristi, non era nostra intenzione. Un'altra cosa di cui siamo rimasti male e' che ci avete giudicato e condannato senza che nessuno si sia preso la briga di venire a chiederci spiegazioni o informazioni. Ma analizziamo un punto alla volta. Leggendo gli articoli sembra che all'Elba non si vada piu' al mare perche' sono arrivati gli "svizzeri"...  siamo una coppia di 36 anni, mia moglie e' svizzera mentre io sono di Livorno, come la signora romana, anche noi veniamo all'Elba da piu' di 20 anni e siamo sempre stati innamorati di quest'isola, anche perche' ci siamo conosciuti qui 18 anni fa'.. Oggi finalmente sposati, abbiamo avuto la fortuna di poter realizzare il nostro sogno di avere una casa sull'isola del nostro incontro.. Nostra storia a parte, riguardo la recinzione in pineta, come dice la signora romana e come e' ripetuto piu' volte nel vostro articolo, il passaggio al mare che tutti hanno abusato per anni e' in una  PROPRIETA' PRIVATA e al contrario di quello che abbiamo letto non abbiamo chiuso tutti i passaggi che portano al mare, abbiamo chiuso solo quello della nostra proprieta'. Per raggiungere la spiaggietta dell'Ogliera ci sono altri due passaggi che vediamo usare ogni giorno: uno e' il passaggio a destra della pineta di nostra proprieta' che e' sempre stato li' e il secondo e' dalla spiaggia di Pomonte. Purtroppo negli ultimi 5 anni l'ex proprietario non e' piu' venuto, lasciando la rete gia' presente dal 1971 e la pineta alla portata di tutti, ragion per cui anche con una scritta Proprieta' Privata situata all'entrata della stessa pineta chiunque passava di la' faceva gli affari propri con i seguenti risultati: Bottiglie/lattine di birra/bibite, plastica, fogli di pizzette e schiacciatine etc..lasciate in giro per tutta la pineta che il custode doveva regolarmete pulire.  Abbiamo SOSTITUITO la recinzione gia' esistente in ferro arrugginito seguendo le norme dettate dal Parco Nazionale  che prevede pali in castagno, cingolato gommato per svolgere i lavori etc...seguendo i regolamenti del PNAT, come sicuramente ben saprete, la pineta dentro il Parco non e' edificabile, coltivabile ed è vietato il campeggio. In piena stagione, nella nostra proprietà, i campeggi abusivi con tanto di Barbecue sono stati all'ordine del giorno per anni. Perche' dobbiamo prenderci il rischio di ricevere multe per un camping abusivo della quale noi non sappiamo niente solo perche' non abbiamo recintato la proprieta'? Senza parlare del rischio incendi e delle conseguenze, per noi e per la flora/fauna. Se dei campeggiatori, o gente che passa di li' butta una sigaretta per terra (o fa' barbecue come gia' successo..) e brucia tutto? Senza contare se si facesse male qualcuno o se accidentalmente avvenisse una disgrazia nella proprieta' perche' per nostra mancanza abbiamo lasciato aperto, saremmo noi a rispondere delle conseguenze. Ma Vi rendete conto che responsabilita' sia? Questo per dire che la recinzione e' stata sostituita per la sicurezza nostra, dell'ambiente e degli altri. Abbiamo anche ripulito a nostre spese il canale di smaltimento di acque piovane (sottostrada) che era totalmente ostruito da sacchi di immondizia. Riguardo il pezzetto di rete aggiunta (foto Tirreno) non e' stata messa per fare i furbi o per "sconfinare" di un metro in un'altra proprieta', (li' fa' sempre parte del nostro terreno) ma e' stata messa per un malinteso; al momento della sostituzione della rete gia' presente e' stato deciso di "mangiare" un metro o due rispetto alla recinsione di origine per facilitare il lavoro di chiusura. Il "passaggio" al mare era stato aperto dalla gente che a forza di passare aveva buttato giu' la rete gia' esistente. Una cosa che non riusciamo a capire e' come sia' naturale per la signora di Roma (e tanti altri) abusare di una Proprieta' Privata per anni come Lei stessa afferma, pretendendo di avere ragione e protestando perche' non ne ha più la possibilità. Il pescatore di Pomonte e' li' da anni e suo padre prima di lui, ragion per cui abbiamo deciso di lasciarli una copia delle chiavi come ha dichiarato la signora di Roma...e quindi? Dovevamo chiedere il permesso a Lei? Per ultimo, anche se non capiamo il nesso con gli uccelli marini protetti (?) avendo ripulito e chiuso la pineta dovrebbero essere ancora piu' protetti e tranquilli nel loro habitat...o no? Onestamente dopo tutti i soldi, tempo ed energie spese per aver ripulito tutto, essere trattati come due mostri che chiudano le spiagge dell'Elba al pubblico ci fa' stare male e ci dispiace, non era assolutamente nostra intenzione. Se non abbiamo rispettato qualche norma, siamo sicuri che saremmo contattati dagli enti interessati e prenderemo di conseguenza i provvedimenti necessari per adeguarci.  Vi ringraziamo per la possibilita' di replica  e del tempo concessoci. Distinti saluti. I Propretari.
Ma analizziamo un punto alla volta. Leggendo gli articoli sembra che all'Elba non si vada piu' al mare perche' sono arrivati gli "svizzeri"...  siamo una coppia di 36 anni, mia moglie e' svizzera mentre io sono di Livorno, come la signora romana, anche noi veniamo all'Elba da piu' di 20 anni e siamo sempre stati innamorati di quest'isola, anche perche' ci siamo conosciuti qui 18 anni fa'..
 Oggi finalmente sposati, abbiamo avuto la fortuna di poter realizzare il nostro sogno di avere una casa sull'isola del nostro incontro.. Nostra storia a parte, riguardo la recinzione in pineta, come dice la signora romana e come e' ripetuto piu' volte nel vostro articolo, il passaggio al mare che tutti hanno abusato per anni e' in una  PROPRIETA' PRIVATA e al contrario di quello che abbiamo letto non abbiamo chiuso tutti i passaggi che portano al mare, abbiamo chiuso solo quello della nostra proprieta'. Per raggiungere la spiaggietta dell'Ogliera ci sono altri due passaggi che vediamo usare ogni giorno: uno e' il passaggio a destra della pineta di nostra proprieta' che e' sempre stato li' e il secondo e' dalla spiaggia di Pomonte. Purtroppo negli ultimi 5 anni l'ex proprietario non e' piu' venuto, lasciando la rete gia' presente dal 1971 e la pineta alla portata di tutti, ragion per cui anche con una scritta Proprieta' Privata situata all'entrata della stessa pineta chiunque passava di la' faceva gli affari propri con i seguenti risultati: Bottiglie/lattine di birra/bibite, plastica, fogli di pizzette e schiacciatine etc..lasciate in giro per tutta la pineta che il custode doveva regolarmete pulire.  Abbiamo SOSTITUITO la recinzione gia' esistente in ferro arrugginito seguendo le norme dettate dal Parco Nazionale  che prevede pali in castagno, cingolato gommato per svolgere i lavori etc...seguendo i regolamenti del PNAT, come sicuramente ben saprete, la pineta dentro il Parco non e' edificabile, coltivabile ed è vietato il campeggio. In piena stagione, nella nostra proprietà, i campeggi abusivi con tanto di Barbecue sono stati all'ordine del giorno per anni. Perche' dobbiamo prenderci il rischio di ricevere multe per un camping abusivo della quale noi non sappiamo niente solo perche' non abbiamo recintato la proprieta'? Senza parlare del rischio incendi e delle conseguenze, per noi e per la flora/fauna. Se dei campeggiatori, o gente che passa di li' butta una sigaretta per terra (o fa' barbecue come gia' successo..) e brucia tutto? Senza contare se si facesse male qualcuno o se accidentalmente avvenisse una disgrazia nella proprieta' perche' per nostra mancanza abbiamo lasciato aperto, saremmo noi a rispondere delle conseguenze. Ma Vi rendete conto che responsabilita' sia? Questo per dire che la recinzione e' stata sostituita per la sicurezza nostra, dell'ambiente e degli altri. Abbiamo anche ripulito a nostre spese il canale di smaltimento di acque piovane (sottostrada) che era totalmente ostruito da sacchi di immondizia. Riguardo il pezzetto di rete aggiunta (foto Tirreno) non e' stata messa per fare i furbi o per "sconfinare" di un metro in un'altra proprieta', (li' fa' sempre parte del nostro terreno) ma e' stata messa per un malinteso; al momento della sostituzione della rete gia' presente e' stato deciso di "mangiare" un metro o due rispetto alla recinsione di origine per facilitare il lavoro di chiusura. Il "passaggio" al mare era stato aperto dalla gente che a forza di passare aveva buttato giu' la rete gia' esistente. Una cosa che non riusciamo a capire e' come sia' naturale per la signora di Roma (e tanti altri) abusare di una Proprieta' Privata per anni come Lei stessa afferma, pretendendo di avere ragione e protestando perche' non ne ha più la possibilità. Il pescatore di Pomonte e' li' da anni e suo padre prima di lui, ragion per cui abbiamo deciso di lasciarli una copia delle chiavi come ha dichiarato la signora di Roma...e quindi? Dovevamo chiedere il permesso a Lei? Per ultimo, anche se non capiamo il nesso con gli uccelli marini protetti (?) avendo ripulito e chiuso la pineta dovrebbero essere ancora piu' protetti e tranquilli nel loro habitat...o no? Onestamente dopo tutti i soldi, tempo ed energie spese per aver ripulito tutto, essere trattati come due mostri che chiudano le spiagge dell'Elba al pubblico ci fa' stare male e ci dispiace, non era assolutamente nostra intenzione. Se non abbiamo rispettato qualche norma, siamo sicuri che saremmo contattati dagli enti interessati e prenderemo di conseguenza i provvedimenti necessari per adeguarci.  Vi ringraziamo per la possibilita' di replica  e del tempo concessoci.
Distinti saluti.
I Proprietari.

Egregi signori proprietari,

Abbiamo pubblicato integralmente la vostra chilometrica replica (note autobiografico-melenso-amorose incluse)  che però aggiunge ben poco a quanto già si sapeva, a parte la notizia che ci date secondo la quale bizzarramente la gente per accedere alla caletta si sarebbe ostinata a passare dalla vostra proprietà, addirittura facendosi posto nella rete, invece di accedere da due comodi passaggi(!).

Da quel che ci risulta quello dalla spiaggia dell’Ogliera non esiste più (causa erosione) e l’altro Il sentiero che in origine era sull'altra costa del fosso dell'Ogliera, è ormai abbandonato da anni.

Quindi la gente passava per la pineta privata, un terreno che, a quanto si dice a Pomonte, da quando l’ ex proprietario lo aveva messo in vendita era stato abbandonato.   

A questo punto le soluzioni sono due : o il Comune  ripristina e segnala il vecchio accesso o si utilizza il "nuovo", perché così l'accesso alla costa di fatto è precluso e la legge non lo permette.  Ed a noi, così come crediamo anche a Legambiente ed alla “terribile” Signora romana, andrebbero  bene entrambe le opzioni.

Ciò premesso notiamo che a leggere il regolamento del Parco riguardante le Zone B dove ricade la vostra proprietà, la piattaforma e la discesa in legno sembrerebbero proprio abusive, è certamente abusivo anche  il pezzo di reticolato aggiunto  e pure il reticolato ripristinato secondo “le regole dettate dal Parco” non pare molto regolare, visto che come voi scrivete “la pineta dentro il Parco non è edificabile, coltivabile ed è vietato il campeggio” e visto che le norme del Parco vietano i reticolati in zona B se non a servizio di aziende agricole pre-esistenti…   

Per quanto riguarda il nesso con gli uccelli proviamo a spiegarlo: la Zona B del Parco è stata istituita per difenderli da qualsiasi modifica, anche perché quell’area è compresa in una Zona di Protezione Speciale dell’Unione Europea istituita, ma guarda un po’, in base alla Direttiva UCCELLI.

Come ElbaReport abbiamo riferito non accuse ma richieste di chiarimento avanzate alle istituzioni interessate  da Legambiente Arcipelago Toscano che ha ricevuto altre segnalazioni di frequentatori di quei luoghi che evidentemente  non pensano si tratti di semplice ripristino.

Se avrete la pazienza di controllare vi accorgerete che gli ambientalisti, dopo aver ricevuto le segnalazioni,  utilizzano questa procedura  in tutti i casi simili ai vostri.

Comunque su una cosa siamo perfettamente d’accordo: se è stata violata qualche norma dovranno essere presi i provvedimenti necessari ed il più rapidamente possibile.

Ma per saperlo se ci sono state violazioni (come a noi parrebbe) pensiamo di dover attendere poco visto che da Pomonte ci hanno segnalato che verifiche da parte di chi di competenza (in loco)sarebbero gia state effettuate nella giornata odierna....

Buona permanenza in quest'Isola che, se ce lo consentite, anche noi amiamo e da molto prima della vostra "scoperta",e che amiamo libera e fruibile,contro le pretese esclusivistiche di chi vorrebbe mettere le sue spiagge in gabbia.

sergio rossi

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