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Nidificazione delle tartarughe all'Elba, la mozione di Sì Toscana a Sinistra

Scritto da  Segreteria Sì Toscana a Sinistra Martedì, 11 Luglio 2017 12:35

Fattori e Sarti: ”Bellissima notizia ma la situazione è delicata, nel pieno della stagione balneare. Servono professionisti che gestiscano il fenomeno, il buon esito sarebbe un orgoglio per tutta la Toscana”

“Per il quarto anno consecutivo le tartarughe marine Caretta caretta hanno scelto i litorali della Toscana per nidificare, ed è una bellissima notizia. Si tratta di un evento eccezionale, poiché normalmente la nidificazione avviene nel Mediterraneo centro-orientale, al massimo sulle spiagge calabresi o pugliesi. In questi giorni invece uno stupendo esemplare di tartaruga di quasi cento chili, con uno stupefacente carapace, ha risalito la spiaggia tra gli ombrelloni di uno stabilimento balneare a Marina di Campo. La Tartaruga ha nidificato proprio lì e le uova si schiuderanno a metà agosto, nel bel mezzo della stagione balneare. Potranno uscirne tra i 60 e i 150 esemplari, che dovranno poi trovare la strada fino al mare. La tartaruga ha fatto poi ritorno nella notte de 5 luglio sulla spiaggia di Marina di Campo, ma la sua perlustrazione non ha dato esito a una nuova deposizione, che forse è avvenuta in una spiaggia vicina. Fino a questo momento, il coordinamento della situazione a Marina di Campo è stato in pratica tutto sulle spalle di Legambiente Arcipelago Toscano che ha ricevuto l’aiuto dei gestori dello stabilimento balneare, di altre associazioni locali e di TartAmare, e la collaborazione del Comune di Campo nell’Elba, del Parco Nazionale dell’Arcipelago, della Protezione Civile", affermano i consiglieri regionali Tommaso Fattori e Paolo Sarti, di Sì Toscana a Sinistra.

 

Sono state peraltro avvistate tracce di un altro esemplare nei pressi di Castiglion della Pescaia, un ulteriore bel segnale. In ogni caso, la delicatezza della situazione di Marina di Campo è evidente a chiunque, hanno quindi ragione TartAmare e Legambiente Arcipelago Toscano ad affermare che il monitoraggio e la tutela non possono essere affidate esclusivamente a personale volontario, per quanto preparatissimo. Occorre anche l'intervento di professionisti formati e scientificamente preparati per gestire la fase della schiusa delle uova e dell’entrata in acqua, deve cioè finalmente attivarsi l’Osservatorio Toscano della Biodiversità, per coordinare gli operatori professionali e i preziosi volontari di TartAmare. E' questo che chiediamo con urgenza alla Giunta Regionale con la nostra mozione. Un esito positivo della vicenda sarebbe un orgoglio per tutta la Toscana”.

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