Stampa questa pagina

Animalisti contestano il servizio di visita guidata in carrozza ippotrainata a Pianosa

Scritto da  Paola Re Giovedì, 26 Agosto 2021 11:25

 

Sottoscrivo la lettera inviata da Progetto Vivere Vegan che chiede di cessare il servizio della visita guidata in carrozza sull’Isola di Pianosa.


Scrissi sulla stessa questione nel 2018 e ottenni risposta da alcuni amministratori di Campo dell’Elba: Consigliere Lorenzo Lambardi, Consigliere Giancarlo Galli, Assessore Gianluigi Palombi. Non trovai in nessuno di loro un briciolo di empatia che potesse stimolare il cambiamento e porre fine a questa situazione drammatica. L’immobilismo legislativo fa sì che nel terzo millennio si abbia ancora un Codice della Strada che ammette un tale servizio; i regolamenti comunali raramente impongono restrizioni; le autorità di vigilanza non controllano il rispetto dei regolamenti e neppure la regolarità delle licenze. Nel frattempo i cavalli muoiono di fatica, di caldo, di crepacuore; quando non muoiono, si stressano, si spaventano e i risultati sono quelli che abbiamo visto in parecchie occasioni. Le misure restrittive dovute alla pandemia hanno sospeso spettacoli mortiferi come palio e giostra, risparmiando la vita dei cavalli, ma carrozze, botticelle, calessi continuano a seminare disgrazie in nome di turismo e cultura.


Lo scorso anno alla Reggia di Caserta accadde un episodio che lasciò ben sperare in una svolta epocale a livello nazionale dopo avere sollevato un coro di dissenso e condanna da parte di tanti mezzi di informazione. Non erano più soltanto i soliti “animalisti” (bollati come sovversivi, estremisti, fondamentalisti) a indignarsi davanti alla morte di cavalli e asini che trasportano persone in passeggiate turistiche. Il coro di NO arrivò da chiunque avesse visto le immagini del cavallo stramazzato al suolo.


La Reggia di Caserta, patrimonio UNESCO, anche per tutelare la propria immagine nel mondo, adottò un giusto provvedimento abolendo definitivamente il servizio . «Il servizio carrozze ippotrainate della Reggia di Caserta è cessato.[…] Gli elementi emersi dopo il tragico decesso di uno dei cavalli […] impediscono la prosecuzione di questa attività all’interno del Complesso vanvitelliano. […] La Direzione della Reggia di Caserta, insediatasi nel luglio scorso, ha intrapreso in questo primo anno una profonda opera di rinnovamento, incontrando non poche resistenze. Si è inteso sin da subito imprimere una svolta ecosostenibile e rispettosa del patrimonio artistico, vegetale e animale alla gestione dell’intero Complesso vanvitelliano. […]»


Riguardo al patrimonio storico artistico, la Toscana non ha nulla da invidiare alla Reggia di Caserta. La differenza si nota in chi amministra la cosa pubblica; sull’isola di Pianosa emergono un’arretratezza culturale e una mancanza di empatia verso disgraziati cavalli da far pensare a uno scenario ottocentesco.


Per quel che mi riguarda, prima di recarmi in qualsiasi città come turista, mi informo se ci siano animali che trainano carrozze: in quel caso, scelgo di non andare. Quando il turismo è sadismo, non lo pratico.


Paola Re

Vota questo articolo
(0 Voti)

3 commenti