Viviamo in un tempo in cui i cambiamenti climatici non sono più un tema astratto, ma una realtà quotidiana. Ondate di calore, allagamenti, consumo di suolo: i territori ci chiedono nuove risposte. Ed è da Portoferraio, cuore dell’Arcipelago Toscano, che l’Istituto Nazionale di Bioarchitettura (INBAR) lancia una proposta culturale e progettuale: “CITTÀ SPUGNA – Visioni e strategie per territori resilienti”.
Sabato 4 ottobre 2025 dalle ore 9:00 alle ore 17:30, il Teatro dei Vigilanti Renato Cioni ospiterà il convegno nazionale con Esperti INBAR sui temi della bioarchitettura, ecologia urbana, risorse idriche e istituzioni.
Alle 17:30 presso Torre della Linguella, si inaugurerà la mostra tematica "ARCHITETTURE SPUGNA" a cura dei Soci Esperti INBAR nell'applicazione delle buone pratiche e casi studio. La mostra è visitabile fino al 12 ottobre: un percorso immersivo tra piazze drenanti, rain garden, infrastrutture verdi, alberature urbane.
Città Spugna: un nuovo modo di pensare l’acqua
Il progetto “Città Spugna” nasce con un obiettivo preciso: trasformare l’acqua da minaccia in risorsa, da emergenza in infrastruttura vitale.
Ripensare l’acqua come infrastruttura ambientale.
Rendere le città più resilienti e vivibili.
Unire progettazione, ecologia e responsabilità sociale.
L’acqua diventa maestra di progetto: non più elemento da contenere con argini rigidi, ma principio generativo che plasma spazi urbani, paesaggi, relazioni.
Un Mediterraneo che cambia
Come scrive l’architetto Giò Dardano, “nel Mediterraneo la pioggia estrema non è un incidente, ma un linguaggio che ci parla”. Le città devono imparare ad ascoltare. Perché ciò che chiamiamo “evento estremo” è la manifestazione più sincera di un equilibrio spezzato: il mare caldo che rilascia memoria, il vento che trascrive energie, la pioggia che rivela le nostre dimenticanze. La bioarchitettura, allora, non è solo tecnica: è cura, ascolto, nuova estetica civile. È la capacità di costruire città che respirano, assorbono, rigenerano.
Dal progetto alla comunità
“Città Spugna” significa anche cambiare il nostro modo di abitare:
- Porosità: lasciare al suolo lo spazio per assorbire.
- Ombra: ridurre lo stress termico con alberature e coperture verdi.
- Spazio interstiziale: progettare margini, non saturare tutto.
- Bellezza civile: riconoscere che la manutenzione, l’ombra e l’acqua trattenuta sono la vera estetica del nostro tempo.
Ogni rain garden, ogni tetto verde, ogni piazza drenante non è un “arredo urbano”: è un servizio ecosistemico che protegge, rinfresca e genera benessere collettivo.
Un invito alla partecipazione
Portoferraio diventa così laboratorio e simbolo: un luogo che dal Mediterraneo parla all’Italia intera. Non solo un evento, ma un percorso che unisce ricerca, istituzioni, imprese e cittadini in una nuova alleanza con il clima.
Interventi previsti in programmazione sabato 4 in conferenza
La giornata sarà aperta dai saluti istituzionali e dall’introduzione ai lavori dell’architetto Massimiliano Pardi, Socio Esperto INBAR, che offrirà un quadro territoriale di riferimento per Portoferraio e per le sfide dell’Arcipelago Toscano.
Seguiranno gli interventi di figure di rilievo nazionale:
Arch. Anna Carulli, Presidente INBAR, sulla cultura della resilienza urbana e ambientale;
Arch. Giò Dardano, con un focus su bioarchitettura e progetto del territorio;
Dott.ssa Maria Frangioni, Presidente Legambiente Arcipelago Toscano, con un contributo sull’ambientalismo e la cittadinanza attiva.
La sezione tematica del convegno affronterà diversi aspetti cruciali:
- Ecologia urbana e cittadinanza attiva (Fausto Ferruzza – Legambiente Toscana);
- Rigenerazione urbana e principio DNSH (Do No Significant Harm) - Arch. Nando Bertolini Vice presidente INBAR;
- Tutela della risorsa idrica - Ing. Giampaolo Munafò Socio Esperto INBAR;
- Portoferraio resiliente: acqua, territorio e trasformazione - Arch. Massimiliano Pardi e Arch. Valentina Tosi, Soci INBAR.
Modera i lavori: l'Arch. Piero Luigi Carcerano, Presidente " Commissione Comunicazione ed Editoria " INBAR.
A conclusione dei lavori è prevista una tavola rotonda di confronto tra imprese, istituzioni, associazioni e professionisti per esplorare applicazioni concrete e buone pratiche di gestione sostenibile dell’acqua nei contesti urbani e territoriali.
Vi aspettiamo il 4 ottobre 2025 a Portoferraio per il convegno e l’inaugurazione della mostra. Perché il futuro non si costruisce reagendo alle emergenze: si immagina, si progetta, si condivide.
Il convegno è organizzato da INBAR – Istituto Nazionale di Bioarchitettura ed il supporto della costituenda Sezione INBAR Livorno e Arcipelago Toscano, con il patrocinio del Comune di Portoferraio ed in collaborazione con Legambiente.