Bene, Cari Amici Vi scrivo dall'Elba, dove sono arrivato ieri sera alle 21.30, e questo è già un fatto positivo.
Il bambin Gesù è nato da 12 minuti e quindi è leggitimo rinnovarci ancora gli Auguri di Buon Natale, fatto questo, tornare a lavorare, almeno per pochi minuti per relazionarvi su come si è svolta e conclusa la Pucciniade, che tante reazioni e commenti ha suscitato, questo in fondo era il mio obbiettivo.
Spero che passate le Feste non si "Gabbi Lo Santo", come dice il famoso proverbio e che, sollecitato dall'opinione pubblica, chi di dovere raccolga il testimone e si faccia promotore della soluzione del problema, anzi, dei problemi relativi ai collegamenti elbani con il continente e le direttrici del traffico ferroviario nazionale.
La mia Iliade, il divino Omero non me ne vorrà, si è conclusa nel migliore dei modi, perchè inspiegabilmente il mio terzo volo nelle 32 ore iniziate la sera di Lunedi 22, con la mia partenza da Chiangrai, nonostante avesse al decollo da kuwait City un ritardo di quasi un ora, è poi arrivato a Fiumicino con un'ora d'anticipo, permettendomi di prendere una Freccia Bianca da Roma Termini alle 17, che alle 19.10 mi ha scaricato armi e bagagli a Campiglia Marittima, dove un Bus Tiemme aspettava con il motore in moto per portare una decina di passeggeri a Piombino Porto.
Grazie alla disponibilità del Signor Roberto Acquafresca che svolge la sua professione di Tassista da Campiglia Marittima a Piombino Porto con il numero di cellulare affisso all'albo della stazione, e garantisce comunque una soluzione ai viaggiatori che ne avessero bisogno, sarei comunque riuscito a raggiungere il porto in tempo per l'ultima nave, anche se fossi arrivato a Campiglia alle 21.20, perdendo il bus Tiemmeche parte alle 21.15, seguito poi dall'Ultimo bus alle 22.10, che pero' sarebbe stato fuori tempo massimo per l'ultimo traghetto con partenza alle 22.20.
Fino qui la parte positiva della mia relazione a voi lettori, che potreste un giorno trovarvi in esperienze simili.
Preciso che le mie Filippiche non volevano essere di accusa alla stazione di Campiglia per disservizio, ma alla politica messa in atto da Trenitalia, con l'abolizione di quelli che vengono chiamati Rami Secchi e che invece sono cordoni ombelicali fondamentali per certe realtà sociali, Elba in primis.
Riporto i fatti, commentando il meno possibile, capirete comunque il mio punto di vista.
Sceso dall'aereo a Fiumicino, superato il primo rigetto nei confronti di quell'aeroporto che il nostro paese e la nostra capitale non meritano, ho cercato di non confrontare Fiumicino con L'aeroporto internazionale Suvarnabhumy di Bangkok, disponibilità, efficenza, ordine, pulizia etc. e mi sono recato, quasi con le mani a coprire gli occhi, come si fa con i cavalli, fino alla stazione FS interna all'aeroporto, 4 sporelli di cui 2 aperti, è già una buona media.
Ho chiesto un biglietto per il mezzo più veloce per Piombino Marittima e la signorina, nel frattempo rimasta unica a dare servzio ai viaggiatori, mi ha dichiarato, davanti a testimoni, che non poteva farmi il biglietto richiesto, lo poteva fare fino a Campiglia Marittima, non oltre.
Ho osservato che il biglietto del treno valeva anche per il Bus, per un accordo fra le ferrovie regionali ed i bus, sempre a gestione regionale, quindi mi sarebbe servito comunque.
La signorina, che cominciava ad alterarsi mi ha spiegato, contratta, che il tratto Campiglia-Piombino è stato rimosso dal sistema informatico delle FS ed il biglietto a km, senza indicazione della destinazione, veniva venduto da cartoleria, tabacchi etc.
La linea che porta al porto di Piombino è stata rimossa dal sistema?! Lampeggiando dalle orbite degli occhi e da tutto il resto ho preso il mio biglietto per Roma termini (14 euro per meno di 20 km...) ed ho preso la navetta Leonardo Express. Oggi, vedendo il Tg, mi viene facile fare paragoni con quello che sta succedendo in Valdarno, dove gli utenti dei mezzi regionali minacciano guerra a Trenitalia per l'abolizione dei loro treni sulla direttissima Firenze-Arezzo per non intralciare i nuovi treni veloci...Rami secchi anche quelli del Valdarno? L'episodoio poi di Firenze San Donato, mi pare che, seppur non condivisibile, non sia testimone dell'apprezzamento di una parte degli Italiani per le scelte di Trenitalia.
A Roma Termini la Freccia è arrivata dal sud e partita per Genova PP puntualmente ed ho quindi proseguito per Campiglia, senza la copertura Wi-FI che all'estero mettono ormai anche sulle biciclette, ma tant'è...
A Campiglia il Bus aspettava fedele ed il conducente mi ha chiesto il biglietto dell FS che vale anche per i Bus.
Non dimenticherò mai la faccia che ha fatto quando io ed altri viaggiatori abbiamo riportato quello che le biglietterie FS stanno attuando.
Ho chiesto gli orari dei bus, che in effetti sono numerosi, talvolta sovrapposti ai treni, ma sarebbe chiedere troppo che a Firenze qualcuno si ponesse il problema...Ultimi due bus alle 21.15 e poi alle 22.10 (consiglio di prendere nota, perchè per trovare gli orari ufficiali via internet ci vuole un buon cane da tartufi..., ma buono davvero!)
Ormai rappacificato con il mondo sono arrivato al porto, con Valigia Ttolley, Zaino e borsetto al collo, mi pare normale per un viaggiatore che manca da casa da 3 mesi.
Rapido snack al bar della stazione marittima, sempre gentilissimi, poi mi sono avviato al Bastia che nel frattempo si era ormeggiato.
Ingresso dal ponte auto, zenza scaletta dal pontile, poi, dopo un relativamente facile slalom tra le auto, mi affaccio alla porta di ammissione alla scala che porta al bar (sono due equivalenti), giuro che mi sarei messo a piangere, per vedere la sommità della scala dal basso ho dovuto piegare la testa all'indietro fino a provar dolore, ripida da paura!
Mi sono confermato in quanto già rilevato...all'Elba non vogliamo viaggiatori non autodotati, per chi ha l'auto parcheggiata nel ventre della nave, il problema di salire al piano di bar e poltrone è non trascurabile, ma affrontabile.
Per chi invece deve trascinarsi dietro un paio di valige.....
Dovremo aspettare il morto, o almeno il ferito grave, che divenga tale, cadendo per la scaletta infame, sotto il peso dei suoi bagagli. Probabilmente c'è l'ascensore, ammesso che funzioni... ma chiederlo equivale a dare un colpo di lancia nel costato al personale, come a Gesù Cristo sul Golgota.
Sarebbe chiaramente auspicabile l'uso della scaletta esterna, certo non comodissima pure lei, oppure attrezzare una piccola area, anche non protetta nel garage per parcheggiare le valige più pesanti, forse un giorno, spero non lontano, vedremo dare una risposta positiva a questa esigenza, magari come regalo di Natale per l'anno prossimo...
BUON NATALE !
M.P.