Giacomo Cardia, coordinatore di escursionisti che hanno uno spazio su facebook chiamato "Chi non ci vede ci sente", ha raggiunto una intesa con l'altro team di "Andar per sentieri", per fare una volta al mese la pulizia delle spiagge o di altri ambienti, oltre le passeggiate volontarie del sabato o della domenica.
"Si- commentano ad Andar per sentieri- festeggiando l'anno nuovo che è in arrivo, speriamo in un 2015 di svolta positiva. Da gennaio dovrebbero partire le azioni volontarie per eliminare dall'ambiente rifiuti portati dalle mareggiate, o quelli che l'uomo “regala” inquinando qua e là l'isola”. E quindi la tutela ambientale pare essere l'unica strada per un futuro migliore. ”Difficile farlo capire - afferma il Cardia- anche a chi dovrebbe avere maggiore interesse per proteggere l'ambiente. Difficile far capire quanto valgano le spiagge in termini di ritorno di immagine e fruibilità per il turismo, come si fa a convivere con a pochi metri da te rifiuti “stanziali”? Noi e gli ospiti dell'Elba abbiamo gli occhi per vedere lo sconcio. Ultimamente mi limito a pulire solo perché mi fa piacere a livello personale, nel passato, con le prime associazioni ambientaliste, come Elbaviva, facevamo specifiche campagne, circa 30 anni fa. Mi piace guardare e apprezzare un posto pulito e faccio un piacere alla mia seconda isola, io sono sardo ma elbano d'adozione. E il problema non colpisce solo le spiagge invase da sporcizia, ovunque ci sono mini discariche per il nostro territorio. Ad esempio qualche giorno fa, con l'amico Pasquale, abbiamo ripulito vari ambienti e durante la recente escursione con “Andar per sentieri”, con altri 25 partecipanti, si saliva al Capanne, portandosi dietro il sacchetto rifiuti lungo tutto il percorso di 8 ore. Poche settimane fa abbiamo pulito interamente la fortezza francese di Monte Bello a Portoferraio, sopra spiaggia di Sottobomba e parzialmente la spiaggia dei Prunini che era ed è ancora invasa da rifiuti di plastica. Ci tengo a ribadire che non serve pulire la spiaggia da posidonie, canne, tronchi d'inverno”.
Riccardo Cadoni, guida ambientale professionale, segnala anche il problema di sentieri che vanno chiudendosi e quindi ricorda, come ha già fatto nel passato che “Ci vuole maggiore attenzione, i sentieri sono fondamentali per la macchina turistica, stanno avendo una crescente fruizione da elbani e ospiti. Andando alla Grottaccia, con un'escursione delle nostre nella valle di Pomonte abbiamo visto che il sentiero è da ritoccare in diversi punti. Poi al Capanne, nella parte finale ancora da restaurare per dare maggiore sicurezza agli escursionisti”.