Portoferraio ha aperto in suo Maggio con la visita di 7 particolari ambasciatori: si tratta di fenicotteri, una specie che, pur episodicamente e con isolati individui, negli ultimi anni ha visto infittirsi le sue apparizioni elbane, tanto è che poche ore dopo la documentazione dei i 7 in rada un altro esemplare è stato visto e filmato mentre si cibava sulla distante spiaggia di Procchio.
Enrico Gambelunghe la ritratto gli eleganti uccelli nella loro sosta ristoratrice sui bassifondali della rada a San Giovanni, con l'affascinante sfondo della Torre di Passannante a fare cornice.
Una "presenza" che serve a sottolineare l'urgenza di piena tutela dell'area, con quella creazione di una nuova Zona a Protezione Speciale di alto interesse naturalistico (ma anche archeologico) che - come chiedono da anni gli ambientalisti a far capo da Legambiente ed Italia Nostra - vedrebbe saldati in una unica fascia costiera tutelata, l'area di Punta della Rena, San Giovanni e le Grotte, alla già istituita ZPS delle Prade - Schiopparello.
Una proposta che tra l'altro pareva - almeno in fase di stesura dei programmi e in campagna elettorale - aver suscitato l'interesse della attuale Amministrazione di Portoferraio.
"Il successivo passo (logico ed ottimale) - dichiara la dirigenza isolana del Cigno Verde - dovrebbe essere quello di inglobare nel territorio del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano sia la nuova estesa Zona Umida ferajese che quella contigua di Mola, ponendo sotto stretta salvaguardia le ultime due rilevanti similari aree di cui l'Elba dispone".
sergio rossi
(foto di Enrico Gambelunghe