È uscito a giugno 2024, edito da bookabook editore, “Per sempre coinvolti”, di Riccardo Intruglio, romanzo che prende le fila da un drammatico evento della Storia italiana: l’irruzione da parte delle forze dell’ordine nella scuola Diaz durante i giorni della contestazione del G8 a Genova, nel luglio 2001, con il pestaggio degli occupanti e le torture perpetrate alla caserma di Bolzaneto nei giorni successivi.

Romanzo che parte da una considerazione: se Fabrizio De André non fosse scomparso nel 1999, non le avrebbe mai tollerate, la Diaz e Bolzaneto, scrivendoci sopra con tutta probabilità una canzone.

E, a guardar bene, l’aveva già fatto, in modo quasi profetico, con la “Canzone del maggio”, che venne passata alla radio proprio la notte della Diaz e da cui deriva il titolo del romanzo – Per sempre coinvolti.

Per quanto accaduto alla Diaz e a Bolzaneto, lo Stato italiano è stato condannato dalla Corte di Strasburgo per atti di tortura.

Il romanzo racconta il ricongiungimento di Renato e Milla, diciotto anni dopo aver vissuto insieme le botte alla Diaz e, nel caso di Milla, le torture a Bolzaneto. Renato è diventato uno scrittore di successo grazie a un libro in cui ha denunciato il trauma subito, Milla si è ritirata in Arizona.

Renato e Milla, il cui incontro cambierà le loro vite, sono ciò che resta di quella generazione che ha protestato in maniera pacifica nel 2001 e che è stata inascoltata e massacrata fra i corridoi di una scuola elementare.

PER SEMPRE COINVOLTI è la storia di una ferita che attraversa il tempo, sulla pelle di giovani che sono cresciuti ma che non sono riusciti ad andare avanti, e di una resurrezione quando tutto sembra perduto. È la fotografia di una generazione sospesa, nella vicenda di Milla e Renato, tra la pietà e la vendetta.

Riccardo Intruglio, classe 1991, medico di famiglia, ha pubblicato “Il romanzo erotico” (romanzo in forma di prosimetro sull’eutanasia) nel 2017 e “Il trionfo del nulla” (thriller psicologico) nel 2020.

“Per sempre coinvolti” (bookabook editore, 2024) è la sua terza opera.