Due doverose premesse:
1 - non ho assolutamente niente contro i cani o qualsiasi altro animale… - beh… i pappataci (con le zanzare ho l’armistizio), le formiche (quando ti entrano invasivamente in casa), le mosche e le zecche, queste sono “eccezione che conferma la regola”;
2 - non è mia abitudine nascondermi dietro pseudonimi, ma vista la suscettibilità e la permalosità dei proprietari di cani, e per evitare, in caso di confronto diretto, di dover rischiare un posto all’inferno o quantomeno in una cella per omicidio intenzionale, per questa volta farò un’eccezione - anche questa a confermare la regola.
Stamattina presto, durante una passeggiata alla Biodola (- “ocché ci facevi stamani presto alla Biodola?” – “eh, lo so io!”) una signora con due cani taglia medio/grande tipo “Weimaraner”, probabilmente cliente di uno degli stra-lusso hotel locali, aveva deciso di fare altrettanto.Ripeto, non ho niente contro i cani (magari qualcosina contro i loro proprietari SÌ, eh!), e anzi ritengo molto belli quelli con quell’aspetto, con quel manto lucido, di colore che non saprei definire meglio di “prugna un po’ sbiadito”.
Al contrario, non ho mai capito chi sceglie uno di quei (scusatemi!) poveri mostrilli grufolanti e smoccicanti col muso rincagnato, che sembra elevato “a potenza negativa” (alla -2 o anche alla -3), o che, in una parodia della “donna cannone”, sembrano essere stati sparati di muso come proiettili contro una parete… Forse compassione? Sembra che siano molto affettuosi e fedeli, ma certo che chi ha selezionato quella/quelle razze (esempio Carlino, che sembra essere molto antico o Bouledogue français, con gli alettoni tipo licaone al posto delle orecchie) gli ha voluto davvero male, anche perché quell’aspetto fisico si traduce in una ampia serie di veri problemi di salute delle povere bestie…
Ma ho il vago sospetto che un cane così sia una specie di “status quo”, visto che sono sempre stati ampiamente scelti da famiglie nobili o comunque altolocate. Beh, come si dice a Napoli "Ogni scarrafone è bello a mamma soja"… Eh, la moda!...Ritorniamo quindi alla Signora coi due cani: questi ultimi, assolutamente liberi, si sono fatti tutta la spiaggia giocando e rincorrendosi (e fin qui niente di male!) ma anche spiscettando contro qualsiasi “rilievo” ci fosse e in mezzo a tutti i lettini.
Così chi frequenta gli ultimi fazzoletti di spiaggia libera, ma soprattutto chi paga profumatamente per un ombrellone e un paio di chaises-longues avrà come extra (indesiderato, con tutta probabilità) anche il poter entrare in contatto con deiezioni di razza più o meno pura e/o selezionata.Non ho potuto resistere e le ho urlato contro, chiedendole se pensasse fosse bene che i suoi cani pisciassero dovunque in qua e là su una spiaggia pubblicizzata anche come “spiaggia per bambini” (visti i bassi fondali) e se, invertendo le parti, avrebbe apprezzato che suoi eventuali figli potessero rotolarsi nelle sabbie “pisciate” da cani di altri proprietari…
L’unica sua risposta è stata che a quell’ora poteva passeggiare in spiaggia coi cani (“A quest’ora sì”) anche se passeggiare non implica necessariamente che gli si possa lasciar fare tutti gli annessi e connessi.Ora, al di la che tutto ciò rientri più o meno nella legalità, domando a tutti: In quante spiagge questo succede e ne siete consapevoli? In quante spiagge, dove per “soggiornare” quasi occorre accendere un mutuo, c’è l’indesiderato addendum “gratuito” di sguazzare nel piscio di cane?
Il Punteruolo Rosso






