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Banda del Bancomat i Carabinieri indagano sui possibili collegamenti con i precedenti colpi

Scritto da  Compagnia dei carabinieri di Portoferraio Domenica, 20 Gennaio 2013 17:31

Dopo l’operazione di sabato mattina i carabinieri dell’Elba sono già al lavoro per sfruttare al massimo gli spunti investigativi tratti dagli otto arresti. L’attenzione è tutta puntata sull’attrezzatura sequestrata ai malviventi campani. Grimaldelli, bombole d’ossigeno e idrogeno, cannelli ossiacetilenici e ricetrasmittenti verranno attentamente esaminati per ottenere preziosi indizi che possano collegare l’ultimo furto con quelli analoghi del 9 settembre e del 14 novembre 2012.

Dopo l’operazione di sabato mattina i carabinieri dell’Elba sono già al lavoro per sfruttare al massimo gli spunti investigativi tratti dagli otto arresti.

L’attenzione è tutta puntata sull’attrezzatura sequestrata ai malviventi campani.

Grimaldelli, bombole d’ossigeno e idrogeno, cannelli ossiacetilenici e ricetrasmittenti verranno attentamente esaminati per ottenere preziosi indizi che possano collegare l’ultimo furto con quelli analoghi del 9 settembre e del 14 novembre 2012.

Per questi due delitti, infatti, i carabinieri dell’isola rinvennero il materiale da scasso, tempo dopo, in zone campestri non lontane dalla frazione di Procchio.

Facile pensare che in quell’occasione i ladri abbandonarono il materiale- piuttosto ingombrante- per diminuire la possibilità del controllo alle vetture usate per spostarsi sull’isola, in caso di incontro con una pattuglia delle Forze dell’ordine.    

Analogie di marca, modello e adattamenti dei vari arnesi recuperati potrebbero ora rendersi molto utili per individuare i responsabili dei primi colpi, forse ricollegabili, come gli arrestati di sabato, a una ben più ampia cerchia di "specialisti".

Compagnia dei Carabinieri di Portoferraio

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