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Marciana Marina dopo la mazzata delle Fiamme Gialle

Scritto da  Mercoledì, 09 Ottobre 2013 02:56

Un crudo comunicato della Guardia di Finanza che sembra già inchiodare i protagonisti della vicenda. I destinatari degli avvisi di garanzia. Lo sconcerto della comunità marinese e le preoccupazioni per il destino del porto.

Prima o poi sarebbe successo,  tutti, almeno tra gli “addetti ai lavori”,  quelli che avevano 

- seguito con attenzione le cronache marinesi, 

- registrato una serie pressoché infinita di visite della Guardia di Finanza nella sede comunale,

-  letto i rilievi formulati dalle opposizioni all’operato del Comune sulla vicenda portuale, 

si attendevano l’emissione di un qualche provvedimento da parte dell’Autorità Giudiziaria, nessuno, crediamo, si attendeva che le Fiamme Gialle, a conclusione della loro indagine, picchiassero così forte.

Quello che infatti impressiona, insieme alla gravità delle ipotesi di reato contestate agli otto iscritti nel registro degli indagati (“Abuso d’Ufficio, Turbativa d’asta e Corruzione per atti d’Ufficio”),  è il tono crudo del comunicato del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, con la sicurezza  che i Finanzieri ostentano nel crediamo non casuale uso di alcuni termini, che sembrerebbero già stringere in un angolo i protagonisti della storia, che al momento hanno ricevuto “solo” un provvedimento di (loro) garanzia.

Non è esattamente acqua fresca, infatti, parlare esplicitamente di “scoperta di gare d’appalto truccate”  di  “elementi probatori relativi ad irregolarità nell’affidamento degli appalti per la realizzazione di un Porto Turistico”   e “sufficiente quadro probatorio in ordine alle condotte penalmente rilevanti attribuibili al Sindaco di Marciana Marina …”  ed agli altri.

Gli altri, a vario titolo indagati sono individuati in Guido Citti (Assessore alla Portualità), Bruno Grasso (ex-Tecnico Comunale),  Stefano Ciumei (fratello del sindaco ed ex-Vice Presidente del Circolo Velico di Marciana Marina),  Giancarlo Linari e Giulio Schenone (imprenditori), Luciano Gallo e Cristiano Pasquale (legali).

E la mazzata che si è abbattuta sulla micro-comunità marinese lascia l’intero paese nello sconcerto, è facile pensare che di qui a breve ad Andrea Ciumei le opposizioni chiederanno di dimettersi dalla carica di Sindaco, nonostante egli resti ancora, al pari dei co-indagati, fino ad eventuale sentenza di colpevolezza passata in giudicato, presumilmente non responsabile di quanto gli viene attribuito,  ma è difficile capire  come influirà una simile vicenda sulla vita del Comune e del porto, che è la vera spina dorsale della economia marinese.      

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