Riceviamo e pubblichiamo:
Sono un giovane imprenditore di seconda generazione, nato e cresciuto all’Isola d’Elba, dove gestisco uno stabilimento balneare sulla spiaggia di Lacona. Mi rivolgo a voi per portare all’attenzione una situazione che, ormai da tempo, è diventata insostenibile.
Oggi, 10 maggio, la spiaggia versa in condizioni disastrose. Il Comune di Capoliveri, nonostante sia il territorio con il maggior numero di spiagge dell’Elba, dispone di una sola ruspa per la manutenzione, spesso irreperibile. Eppure, si organizzano eventi e si dà priorità a tutto, tranne che alla cura di quello che è il nostro biglietto da visita: il litorale.
La mia spiaggia, in particolare, si trova in una zona gravemente colpita dall’erosione e dalle mareggiate meridionali, aggravata dalla presenza di una valle adiacente. Ma il problema è più ampio: l’intera isola dimostra gravi lacune nella gestione turistica. Come possiamo promuovere eventi e attrarre visitatori se poi le spiagge sono trascurate? Il mare e la natura sono la nostra prima fonte di pubblicità, eppure sembrano essere l’ultima delle priorità.
Paradossi inaccettabili: le tasse aumentano, le concessioni demaniali pesano, ma quando chiediamo un intervento per la pulizia, la risposta è: «La spiaggia ve la dovete sistemare da soli». Vergognoso.
Questa situazione merita un’azione immediata. L’Elba merita di più, e chi ci vive e ci lavora ha il diritto di pretendere risposte concrete.
Dario Rasà