Riceviamo e pubblichiamo
Buongiorno,
dal 24 al 28 agosto ho soggiornato all'Isola d’Elba: all’andata ho viaggiato con una nave Toremar e al ritorno con Moby. Proprio durante il rientro verso Piombino ho assistito a scene che ritengo inadeguate per una destinazione turistica così rilevante e per compagnie di navigazione così importanti.
Numerosi passeggeri (adulti, ragazzi e perfino bambini) alimentavano i gabbiani direttamente dalle mani, mentre la nave era in movimento (allego foto e video). Si tratta di un comportamento non solo sbagliato, ma anche rischioso, per diverse ragioni (riporto anche un riferimento da Biology Insights):
- pane e cracker non sono adatti alla dieta di questi animali e possono causare carenze nutrizionali, indebolimento del sistema immunitario e persino deformità;
- l’abitudine a ricevere cibo dagli esseri umani diseduca i gabbiani alla ricerca autonoma e li spinge a inseguire le navi per centinaia di metri, con enorme dispendio di energie;
- dal punto di vista della sicurezza, i rischi per le persone sono evidenti: gabbiani di grandi dimensioni che si avvicinano in volo possono provocare urti e incidenti, soprattutto con i bambini.
Oltre a essere pericoloso, è un gesto diseducativo che trasmette un messaggio sbagliato. Non comprendo come, in un contesto turistico così frequentato, non siano ancora state adottate misure preventive.
Ritengo che un passo semplice ed efficace sarebbe installare a bordo delle navi cartelli chiari che vietino l’alimentazione dei gabbiani e ne spieghino i rischi: questo permetterebbe di sensibilizzare i passeggeri e darebbe maggiore legittimità a chi vuole scoraggiare comportamenti scorretti. Un esempio positivo viene dal Lago d’Iseo, dove da tempo sono presenti cartelli che vietano di alimentare i cigni.

Prima di scrivere, ho chiesto un parere a Chiara Grasso, etologa e Presidente dell’associazione Eticoscienza, che recentemente ha spiegato in un articolo su La Stampa i pericoli e i danni legati al nutrire gli animali selvatici (https://www.lastampa.it/la-zampa/2025/08/04/news/nutrire_animali_selvatici_pericoloso_danno-424770368/).
Fra le conseguenze sottolineate vi sono:
- alterazione del comportamento naturale e dipendenza dall’uomo;
- aumento del rischio di incidenti e trasmissione di malattie;
- impatti negativi sugli ecosistemi locali.
Io mi occupo di rischio e sostenibilità aziendale e ritengo che le compagnie di traghetti debbano essere pienamente consapevoli delle implicazioni di questi gesti, non solo per la sicurezza dei passeggeri, ma anche per la reputazione aziendale e per la tutela dell’ambiente.
Mi auguro che la segnalazione venga accolta e che si intervenga prima che si verifichino incidenti.
Ilenia Facchinetti






