I Sabato sera di festa e di ballo attiravano sempre più persone, tant'è che tutti noi ragazzi scalmanati di giorno, in quelle occasioni ci mettevamo la maglietta d'ordinanza (oggi sarebbe quella con la scritta Staff) e facevamo servizio volontario ai tavoli, guadagnando i nostri primi soldi attraverso le mance. All’epoca, per pochi che fossero, per noi erano tanti e ci permettevano di andare in ferramenta a comprare tutti gli ami, gli ancorotti e i nattelli che volevamo. Per non fare confusione e per non lasciare fuori qualcuno, di noi camerieri del sabato sera al Grigolo ne ricordo uno per tutti : Maurizio Burroni (il Buroni).
Qualcuno degli adulti del circolo vedendolo all’opera con tanta velocità e tanta precisione, già allora predisse che Maurizio sarebbe diventato il più bravo. Non so se quell’affermazione sia stata poi convalidata dai fatti, so soltanto che oggi, a distanza di qualche anno dalla sua scomparsa, posso testimoniare che sono pochi i circoli, i bar, i ristoranti e le trattorie storiche di Portoferraio che non lo abbiano chiamato a lavorare, magari solo per tirarli fuori dai guai durante qualche serata più impegnativa del solito.
Due colonne portanti del Circolo di quei tempi erano Barbara Boggio e Riccardo Mazzei. Lui era lo sportivo più attivo, canoista oltre che vogatore nel Palio, per la Lega Navale agli esordi e nel Capo Bianco in piena carriera. Credo che si fidanzarono, o almeno cominciarono a “guardarsi”, come dicevano i “vecchi”, proprio al Grigolo e proprio agli inizi del periodo d’oro di questo. Ritengo che la loro felice unione, oggi rappresenti perfettamente la continuità di quell’antico mondo, per il resto perduto...
Arrivò anche il 15 d'Agosto del 1980 , quando molte delle grandi famiglie residenti tra via dell'Amore, Piazza Pietro Traditi (Padella) Via Roma, via Della Campana (ora via Ilario Zambelli) e via Elbano Gasperi, in accordo con il circolo della Lega Navale, presero possesso dello spazio dove, per almeno i successivi 30 Ferragosto, avrebbero allestito la propria “tavolata” di mezza estate. C'era lo spazio dei Boggio con la mitica mamma Emilietta che per mia nonna - e anche per me che abitavo con lei - era più che una vicina di casa.
Michel Donati