Su "Molise tabloid", a firma del cavalier Antonio Lanza giornalista, è uscita una ricostruzione delle vicende riguardanti un eroe quasi dimenticato, il Maggiore Giuseppe Massimo che ha segnato la storia all'Isola d'Elba, sul finire della Seconda Guerra Mondiale, quando era comandante della Capitaneria di Porto a Portoferraio dal 1941.
Il Maggiore si oppose, dopo il noto armistizio dell'8 settembre 1943, al nazifascismo, ma in seguito fu catturato e ucciso nel 1945, in una camera a gas di un lager e Lanza ha trovato i dettagli nel sito internet del Circolo culturale Sandro Pertini dell'Elba.
L'ufficiale della Marina Militare era nato a Bojano, in provincia di Campobasso, nel 1895 e insieme al suo segretario, il sottufficiale Rodolfo Vona, fu protagonista della Resistenza all'isola e nel 1943 Massimo visse il tremendo bombardamento della città medicea e napoleonica attuato dai tedeschi il 16 settembre del 1943.

Ricordiamola in sintesi grazie alla testimonianza di Mario Castells, indimenticabile portoferraiese, deceduto nel 2016 a 99 anni, pure lui autore di gesti eroici durante quel bombardamento, salvando varie persone finite sotto le macerie dei palazzi distrutti dai proiettili caduti al suolo, lanciati dagli Stuka e per tali gesta Mario ricevette nel 2015 un encomio solenne dal comune di Portoferraio.
A quel tempo era un giovane militare della Marina agli ordini di Giuseppe Massimo e il comandante nel bombardamento coordinò al meglio gli aiuti alla popolazione civile, ma poi fu il classico "Si salvi chi può" e fu convinto dal Vona ad allontanarsi dalla città in rovina, saltando su di una barca a motore, e furono inseguiti dai proiettili delle mitragliatrici dei parà tedeschi, che avevano preso possesso della città. L'ufficiale poi trovò il modo di raggiungere Firenze, però nella città di Dante fu catturato e deportato a Mauthausen dove trovò la morte.
Vona fu più fortunato e raggiunse altri partigiani nel nord, proseguendo la sua missione.
Lanza, pure lui è stato militare per 37 anni nella Guardia di Finanza e il luogotenente ha lasciato il servizio svolto anche al comando provinciale di Campobasso. Ha avuto l'onorificenza di Cavaliere della Repubblica ed è stato pure premiato dall'Ordine dei giornalisti. Antonio, col suo articolo, ha voluto onorare la memoria del Comandante molisano Massimo.
Riportiamo qui alcuni stralci del racconto di Mario Castells:
“Andai quel giorno in capitaneria e ricevetti l’ordine dal comandante Massimo di portare un dispaccio urgente alla batteria di Capo Bianco, per un’azione di Resistenza...ma avvertii il rombo degli Stukas e seguirono le prime esplosioni delle bombe sul centro storico. Vidi una montagna di fumo e polvere levarsi nel cielo.... giunto in piazza Cavour lo spettacolo che vidi fu terrificante. L’odore acre del tritolo mozzava il respiro. Morti e feriti, tutti imbiancati, erano stati infarinati dai calcinacci caduti dai palazzi distrutti: giacevano sul selciato in posizioni grottesche. Altri erano ancora sotto le macerie e lanciavano grida di dolore e di aiuto. Corsi al rifugio della Porta a Terra medicea, un tizio disse: “Fate silenzio, questo marinaio vuole essere ascoltato”. Ci fu un silenzio di tomba. A voce alta, per vincere l’emozione, dissi: “Tutti gli uomini che hanno ancora braccia valide (dissi così perché poco prima avevo visto chi le aveva perse) al più presto scenda in piazza a liberare la gente dalle macerie...E via di corsa all’ingiù di nuovo per via Guerrazzi. Una volta arrivato in piazza mi girai per guadare indietro e con sollievo vidi che ero stato seguito da un buon numero di persone, che iniziarono a soccorrere i feriti. Mi sentivo provato, tuttavia ce la feci ad aiutare una mezza dozzina di malcapitati, che poterono ritornare a sperare nella vita e lo feci spostando pietre e mattoni, calcinacci, mobili sconquassati; dopodiché stanco e malconcio trovai la forza per andare dal comandante per dichiarare la missione compiuta".

Al link la versione integrale della testimonianza di Mario - NUOVE RIVELAZIONI SU "CHE GIORNO E CHE NOTTE QUEL 16 SETTEMBRE 1943"






