In attesa che le calde notti prossime venture spingano - come ormai accade da qualche anno - gli "ornamentali" mufloni isolani a calare, giù dai monti verso le marine, per cercare refrigerio, lasciandoci in spiaggia come preziosi ricordi delle loro visite, pungenti zecche, a disposizioni di elbanesi ed ospiti, un altro segno della abbondanza dei devastanti ungulati nocivi nel nostro territorio.
Nella foto inviataci da Lina Artieri si scorge la carcassa di un giovane cinghiale, defunto con tutta probabilità per annegamento, spiaggiata sulle ghiaie del più noto litorale ferajese.
Non è peraltro il primo simile caso che registriamo.
Speriamo che le annunciate iniziative di eradicazione vadano in porto prima che, oltre che contare danni a colture, opere murarie, veicoli, ambiente e soprattutto umani, non ci si debba abituare a condividere anche il mare con questi (vivi o morti) devastanti maiali e pecoroni da bersaglio, incoscientemente introdotti tra di noi, dove stare non devono (secondo scienza e buon senso).
s.r.