Quando, qualche decennio fa, si trattò di "intitolare" all'anagrafe quel maschietto fresco di giornata, si perse un'occasione. Se l'allora deputato al compito, dalla razza dei Fornini Ferajesi, avesse avuto capacità divinatorie sul destino del pargolo, in luogo del nome di "Vincenzo" avrebbe imposto probabilmente "Figaro".
Sì, perché per lunghi tratti di una vita l'allora lattante, al pari del melodrammatico barbiere sivigliano, ("Fornino di quà, Fornino di là, sono il factotum della città!"), si sarebbe reso disponibile a tappare buchi e magagne di una città sempre più sganasciata, correndo di qua e di là e raccogliendo la gratitudine dei suoi concittadini, tutti, senza distinzione.
Ma uno così benvoluto era fatale diventasse un "capitale elettorale", da accaparrarsi, perché tale era la messe di preferenze che era destinato a ricevere, che il suo personale successo avrebbe potuto influenzare gli stessi finali verdetti delle locali consultazioni (come è andata anche l'ultima volta).
Orbene, voi vi attendereste che, a tanto consenso, corrispondesse una valorizzazione adeguata da chi lo ha preso in squadra (lista).
Nemmeno per sogno; in una mutevole compagine di governo, in parte costituita da una non votata "legione straniera" extra-ferajese, in parte "rinforzata" da personaggi che ci paiono (opinabilmente eh!) più resistenti con la testa sott'acqua che a lavorare, per Figaro Fornino non v'è stato posto.
E allora, tanto per far entrare in zucche che risuonano del ronzio di poche api come un bugno vuoto, il concetto che le piccole cose sono quelle che determinano la qualità della vita e le più apprezzate dalla gente, ci permettiamo - a mo' di modico esempio - di pubblicare due foto, un "prima della cura" e un "dopo la cura", di una siepe di pertinenza comunale, che presso Viale Elba "sgrafficava" il passaggio di cittadini, i quali dopo lamentazioni infinite, hanno finalmente (ci dicono in un quarto d'ora) visto, la Cosimo de Medici (per intercessione manco a dirlo del nostro Figaro), giustiziare gli arbusti.
Intanto gli "assessoroni" fanno comunicati e mattutini "sopralluovi" automobilistici dell'immutato cadente paese, e si fanno tante foto. e restano in attesa, come chiocce dal culo diaccio, di una improbabile schiusa.
Fornino-Figaro continuerà a correre di qua e di là...
Finché non si romperà i coglioni.
sergio








