Da una nota del SAPPE (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) apprendiamo che poco prima delle ore 20 di ieri, lunedi 11 settembre, nel carcere di Porto Azzurro un giovane detenuto maghrebino si è procurato con una lametta delle ferite da taglio gravi, tra cui la recisione dell’arteria omerale.
Solo grazie al tempestivo intervento degli agenti di servizio della Polizia Penitenziaria, che hanno dato i primi soccorsi e allertato il 118, l'uomo si è salvato.
Sul posto è intervenuta l'ambulanza della Pubblica Assistenza di Porto Azzurro che, scortata dai Carabinieri, ha trasferito il giovane presso l'ospedale di Portoferraio.
Da una prima ricostruzione dei fatti pare che la motivazione del gesto sia riconducibile al fatto che poco prima gli agenti, durante un giro di controllo, avevano sorpreso l'uomo intento alla produzione di alcolici, vietata dal regolamento interno dell'istituto e, pertanto, era stato requisito tutto il materiale.
Il sindacato evidenzia come situazioni del genere sempre più frequenti siano dovute al fatto che sono vengono inviati presso l’istituto insulare troppi detenuti problematici e tossicodipendenti che provano ogni modo a cercare lo sballo e mettono a repentaglio, oltre che altri detenuti, anche il lavoro, già precario, della polizia penitenziaria.