Purtroppo ancora nessun provvedimento da parte delle autorità competenti, nessuna gabbia per la cattura dei cinghiali e nessuna squadra, il branco di cinghiali affamati butta giù le recinzioni al parcheggio di una struttura ricettiva, si spera sempre che non facciano danno alle auto dei turisti.
Nel frattempo abbiamo dovuto già fare la vendemmia con l'uva acerba e buttarla tutta via, infatti nella fattoria dei cinghiali è vietato avere l'uva a casa tua, non puoi avere l'uva biologica ma devi comprare quella trattata e gonfiata d'acqua al supermercato a un prezzo astronomico, non costa mica come costava nel 2001, mille lire al chilogrammo, 50 centesimi di euro, che inflazione che c'e' stata con l'euro. Ma anche dall'inizio della guerra in Ucraina, per esempio un litro di latte da 65 centesimi è passato a un euro al litro.
Recentemente i turisti ospiti in Via degli Alzi sono rimasti bloccati in auto e non potevano tornare nella loro struttura ricettiva autorizzata che paga le tasse, c'era un grosso branco di cinghiali con cuccioli al seguito, e chi abita in città non solo non ha mai visto questi grossi animali, ma ne ha giustamente paura.
Questa è una storia che va avanti ormai da un decennio, tutti i turisti che hanno avuto incontri con i cinghiali non sono mai più ritornati ospiti qui.
Forse sarebbe meglio chiudere l'attività ricettiva e non pagare più le tasse.
Un'ultima considerazione, nonostante la cattura di migliaia e migliaia di cinghiali con le gabbie del parco nazionale, nonostante l'uccisione di cinghiali da parte dei cacciatori, devo dire che qui in Via degli Alzi sono aumentati invece tantissimo, come in altre zone dell'Isola.
G. O.






