Gent. Sig.ra Braschi trovo che la definizione di Bagnaia come incantevole con la quale si apre il suo appello sia la cosa più indovinata di tutto l’intervento. Per il resto, o almeno per quanto di mia conoscenza come bagnaiese acquisito da una quarantina d’anni, non ci siamo proprio.
Bagnaia non ha stringente bisogno di una farmacia, se ne trova una adiacente al Conad di Schiopparello, forse avrebbe bisogno di un bancomat, tuttavia le assicuro che non si tratta di un aspetto vitale in tempi di carte di credito e di portafogli virtuali, ma soprattutto Bagnaia non ha bisogno di sagre o mercatini che già inflazionano tutte le località della costa e buona parte dell’isola e che fanno, per la loro assenza, brillare Bagnaia come paradisiaca.
Le sere d’estate, a Bagnaia, la piazza si riempie di ragazzi e bambini che giocano, vanno in spiaggia e si divertono molto semplicemente facendo giochi antichi. Nulla di più ma anche nulla di meno, se le sembra poco non le conviene venire a Bagnaia, vada dove sagre e mercatini impazzano ma non chieda, per cortesia, di omologare Bagnaia a centinaia di altri luoghi tutti uguali.
Se poi volesse davvero essere informata su ciò che manca a Bagnaia provo a darle qualche dritta.
Bagnaia ha bisogno di far collaborare i 2 comuni che se la dividono per elaborare insieme un progetto di sistemazione idrogeologica che eviti, per il futuro, il ripetersi di eventi calamitosi quali quello verificatosi lo scorso febbraio.
Bagnaia ha bisogno che il Comune di Portoferraio completi, per quanto di sua competenza, la variante della strada verso Nisporto.
Bagnaia ha bisogno che l’Associazione “Amici di Bagnaia” trovi i fondi, tramite finanziamenti pubblici e sottoscrizioni di privati, necessari a rimettere in piedi la Casa del Pescatore, per farne un piccolo centro servizi (bagni e docce) per i frequentatori della spiaggia e un primo soccorso per i piccoli incidenti che possono verificarsi.
Bagnaia ha bisogno che, una volta chiusa la frastornante discoteca del Sunset, si eviti che la notte etilica continui sulla spiaggia e in piazza con urla, conati di vomito, bottiglie di vetro rotte e di plastica destinate, al primo soffio di brezza, a finire in mare.
Bagnaia ha bisogno che il Chicchero riemerga dalle profondità abissali in cui è finito per riaccompagnare via mare i frequentatori della rada dalle varie località a Portoferraio e ritornarsene a casa.
Penso che come acconto, possa bastare.
Con viva cordialità
Anonimo Bagnaiese






