Riceviamo e pubblichiamo
Approfitto della vostra ospitalità per aggiungere qualcosa allo scambio di vedute, che nei giorni scorsi è apparso sui giornali, in merito alla situazione di Bagnaia ed ai disagi che vengono lamentati per la confusione notturna e ciò che ne consegue.
La mia attività, il Sunset, anche in considerazione delle richieste venute dagli abitanti del borgo, ha molto limitato, negli ultimi tempi, le serate dedicate alla musica ed all'intrattenimento per i giovani.
Purtroppo altrettanto non si è verificato all'esterno del locale e, in particolare, in alcune serate nelle quali il locale era chiuso dopo la cena. L'ultimo episodio è avvenuto venerdì notte quando sulla spiaggia qualcuno ha organizzato un party con musica fino a tardi. Al risveglio la mia attività, come altre che insistono sulla spiaggia di Bagnaia, hanno dovuto fare la conta dei danni: sedie danneggiate, lettini divelti, vomito sparso e bottiglie rotte sono solo una parte di quanto abbiamo trovato.
Sono previsti altri party abusivi con musica e vendita di bevande alcoliche il 15 e 16 agosto, cosa che si ripete tutti gli anni (qualcuno ne sa qualcosa)?
Credo che almeno stavolta sia inconfutabile l'estraneità del mio locale, utilizzato finora a sproposito quale capro espiatorio, rispetto ai fatti.
Il problema c'è, va affrontato e sta nel mancato rispetto delle regole, non nel diritto di fare impresa.
Mi domando perché in certe occasioni non ci sia un intervento immediato di chi dovrebbe far sì che ogni manifestazione sia organizzata secondo criteri di sicurezza e nel rispetto delle norme. Per quale motivo venga meno il controllo di enti che in altri casi si sono rivelati estremamente solerti.
Infine mi chiedo dove siano finiti quei 140, pronti a puntare il dito, ma oggi stranamente silenti.
Pierluigi Creazzo






