Riceviamo e pubblichiamo:
Volevo segnalare una cosa che mi è successa mentre con la mia auto rientravo a casa a Portoferraio.
Martedì 2 Settembre, alle ore 21:50 circa, alla curva che precede la strada che va alle Picchiaie, procedevo a velocità moderata all’interno della mia corsia. Arrivato in prossimità della curva è comparso un autoarticolato a velocità elevata e praticamente occupava quasi completamente la carreggiata.
L’incidente sfiorato di un nulla considerato che con la cabina mi ha letteralmente sfiorato lo specchio retrovisore sinistro e nonostante mi fossi accostato tutto a destra e con le ruote del suddetto lato fuori dalla carreggiata.
Solo grazie al sangue freddo che ho mantenuto, probabilmente dovuto anche al fatto che io sono un autista di autobus, posso scrivere questa lettera.
Mi domando, se ci fosse stato un neopatentato o una persona alla guida di un mezzo più grande di una vettura, l’impatto sarebbe stato inevitabile.
Mia moglie era veramente scossa e tremante per una buona mezz’ora ed ha avuto difficoltà ad addormentarsi.
Vorrei sapere questo autista dell’autoarticolato a cosa pensava mentre guidava distratto e perché correva così.
Questa volta è andata bene, ma se la prossima così non fosse?
Non è mai scusabile una tale guida che metta a repentaglio l’incolumità altrui.
Riccardo Ancillotti






