CASTAGNETO BANCA IN SOSTEGNO DELLA POPOLAZIONE ELBANA DOPO L'ALLUVIONE
A seguito degli eventi calamitosi avvenuti martedì 9 settembre all’isola d’Elba, Castagneto Banca 1910, proseguendo nel suo ruolo di istituto di riferimento a supporto del territorio, ha deciso di mettere a disposizione un plafond complessivo di 10 milioni di euro a favore di famiglie ed imprese che hanno subito danni per allagamenti.
L’iniziativa riprende quella già posta in essere lo scorso febbraio per gli eventi analoghi.
Le condizioni di utilizzo sono le seguenti: per i privati, finanziamenti a tasso zero (TAN 0 TAEG 0) per un importo massimo di 10.000 euro da restituire in tre anni; per le aziende, finanziamenti fino a 100.000 euro con un anno di preammortamento a tasso zero e successivi quattro anni al tasso Euribor flat.
"Purtroppo - precisa Fabrizio Mannari, Direttore Generale della Banca - siamo costretti a intervenire ancora una volta in aiuto della popolazione dell’Elba, nuovamente colpita dalle conseguenze del maltempo a distanza di pochi mesi dal precedente evento. Riteniamo che il nostro ruolo di Istituto locale di riferimento ci imponga di essere presenti a fianco di imprese e famiglie interessate dagli eventi meteorologici di questi giorni, che poi nella maggior parte dei casi sono già clienti del nostro Istituto. La filiale di Portoferraio è a disposizione di coloro che volessero richiedere gli aiuti a disposizione o che semplicemente avessero bisogno di maggiori informazioni sulle iniziative intraprese”.
ALLERTA METEO CON CHIUSURA SCUOLE, ANDIAMOCI PIANO
E' venuta tanta acqua, in questi giorni. Tanti problemi, tanto disagio, tante sofferenze. Facciamo in modo che non risucceda.
Parliamo di altre cose, ora che la scuola comincia. Ci saranno sicuramente una serie di allerta meteo, ordinanze dei Sindaci di chiusura scuole ma poi, spesso, splenderà il sole oppure, più semplicemente, verrà giù un po' d'acqua, niente altro. La cosa non va bene, non si va a scuola perché l'insegnante ti dica: bravo. Si va a scuola per imparare, per sapere, perchè, nella vita, più si sa, più si è informati, meno ti fregano.
Certo, avere delle cautele va bene, anzi è doveroso, però teniamo i piedi per terra. Una quindicina di giorni di chiusure immotivate, durante quest'anno scolastico, ce ne potrebbero essere (eccezione Rio, il cui Sindaco, in genere, opina diversamente dagli altri). Cosa si può fare? La soluzione totale e definitiva non esiste. Ma si potrebbe seguire una strada che propongo, come avevo già fatto durante l'altro anno scolastico.
Il giorno dell'allerta meteo, ci potrebbe essere un avviso da parte dei sindaci, di “possibile chiusura”. Così, intanto, molti, genitori e insegnanti, si mettono in stato di allerta. Poi, il giorno dopo, la mattina presto (verso le 5, ipotizzo, niente di male ad alzarsi un po' presto), i Sindaci si ritrovano con qualche funzionario, scrutano il cielo e riflettono. C'è un grosso tempaccio in corso? Oppure è tutto calmo e tranquillo? In questo secondo caso, non ci dovrebbe essere nessuna chiusura. La comunicazione di chiusura, grazie ai social, potrebbe essere diffusa tempestivamente e velocemente.
Tanti bimbi, in caso di chiusura, grazie ai genitori che sanno e che si informano, nemmeno si alzerebbero dal letto. Potrebbe esserci al più, in caso di chiusura delle scuola decisa alle ore 5,30 di mattina, qualche insegnante (che magari viene dal continente) che è già in viaggio o magari semplicemente si è alzato e si sta preparando per andare alla scuola. Piccoli problemi, qualche limitato disagio ci potrebbero essere , certo! Ma che la scuola sia chiusa solo in caso di effettiva necessità, deve essere l'esigenza primaria.
Guido Retali
LENSI (FdI): TERZA ALLUVIONE IN POCHI MESI A PORTOFERRAIO, LA GENTE E' STANCA
“Martedì Portoferraio e l’Elba sono finite di nuovo sott’acqua. È la terza alluvione in pochi mesi. La gente è stanca. Le attività sono ferme. Le strade erano fiumi è inaccettabile”, questo l’intervento di Giacomo Lensi, già Presidente Provinciale di Fratelli d’Italia Livorno e candidato alle prossime elezioni Regionali.
L’amministrazione Comunale e la Giunta di Portoferraio hanno fatto il possibile con i mezzi che avevano. Il problema è regionale: prevenzione e impianti non sono stati adeguati dopo l’alluvione di febbraio” - sostiene Lensi - “ La Regione Toscana, tra agosto e settembre, ha messo a disposizione quattro idrovore, cercando di dare il solito contentino elettorale che in questi ultimi 5 anni ha contraddistinto l’operato istituzione di Giani. Peccato che la idrovore inviate sono poche e sottodimensionate per la morfologia elbana, quindi inutili. Servivano mezzi più potenti, stabili sull’isola e pronti in poche ore. La Regione Toscana con un bilancio da circa 12 miliardi non è accettabile che questa arrivi sempre tardi. Se Giani avesse investito bene su difesa del suolo e impianti, oggi la situazione sarebbe diversa” - incalza Lensi, il quale individua le priorità immediate al fine di scongiurare che episodi analoghi si verifichino nuovamente:
Carburo e Fosso della Concia: dragaggi, griglie, paratoie e manutenzione programmata. Monitoraggio h24 dei livelli.
Idrovore e impianti: potenziamento, gruppi elettrogeni automatici, telecontrollo. Squadra fissa sull’Elba nelle allerte.
Ristori rapidi: procedure semplici per famiglie e imprese colpite a Portoferraio.
«L’Elba non può vivere nell’emergenza perenne. Basta annunci. Servono cantieri e scadenze chiare su Carburo e Concia. Io ci sarò, al fianco di Portoferraio. La Regione faccia la sua parte, subito.» conclude Lensi.
Giacomo Lensi - Candidato alle Elezioni Regionali nella lista “Fratelli d’Italia”
MALTEMPO: ROSSI (FDI), “SOLIDARIETÀ A ISOLA ELBA E GIGLIO, LAVORARE INSIEME PER SICUREZZA TERRITORIO”
«Voglio esprimere la mia vicinanza e solidarietà a cittadini e aziende dell’Isola d’Elba e dell’Isola del Giglio. Il nubifragio di ieri ha messo a dura prova le nostre due perle del Tirreno», dichiara il deputato grossetano di Fratelli d’Italia Fabrizio Rossi, componente Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati.
«È fondamentale – aggiunge Rossi – lavorare tutti insieme, istituzioni locali, regionali e nazionali, affinché il territorio sia messo in sicurezza e si possa prevenire il più possibile il ripetersi di simili situazioni di emergenza».
On. le Fabrizio Rossi - FdI
EMERGENZA ALL’ELBA: POLIZIOTTI SENZA MEZZI, CITTADINI SENZA TUTELE
Mentre a Portoferraio la pioggia trasformava le strade in fiumi in piena, mentre le famiglie cercavano rifugio ai piani alti, mentre la Protezione Civile lanciava l’ennesima allerta meteo, i poliziotti del Commissariato erano fermi, impossibilitati ad intervenire, perché disponevano di una sola autovettura operativa, per un territorio vasto ed isolato.
Un’unica autovettura dopo sette giorni senza alcun mezzo e con le pattuglie ferme, nonostante l’allerta arancione e la popolazione in difficoltà.
Di fronte alle numerosissime richieste di aiuto e di intervento che pervenivano al centralino del Commissariato, si ascoltava impotenti per l’impossibilità di dare risposte concrete in termini di operatività.
Che il Commissariato soffra di una cronica carenza di uomini e di mezzi di servizio non è un fatto nuovo o di cui l’Amministrazione non ne sia a conoscenza.
Il Sap da tempo denuncia una situazione intollerabile nei Commissariati più decentrati della provincia di Livorno:
- dotazioni insufficienti;
- organici ridotti;
- strutture inadeguate.
L’Amministrazione ha sempre risposto con promesse mai mantenute.
E di tutto questo chi ne paga le conseguenze? I colleghi impiegati in prima linea; i cittadini che contano sulla presenza dello Stato; la credibilità delle istituzioni.
A chi di competenza chiediamo:
Qual è il piano per garantire operatività alla Polizia nei territori insulari?
Quando arriveranno i mezzi necessari per poter affrontare le situazioni di emergenza?
Quando ancora dobbiamo aspettare per essere messi in condizione di lavorare?
L’allarme è reale poiché: i fenomeni meteo estremi sono sempre più frequenti (tre eventi meteorologici intensi all’Elba solo nel 2025); l’Elba è un isola e non deve essere considerata come una periferia abbandonata; chi indossa una divisa non può essere lasciato solo, ma va messo in condizione di poter intervenire in tutte le situazioni di emergenza che si verificano.
Segreteria provinciale SAP






