Si è svolto questa mattina nel cimitero della Reverenda Misericordia di Portoferraio l'ultimo saluto a Luciana Gelli.
Per ricordare ancora una volta Luciana ci affidiamo alle parole di Cinzia Salomoni Siano.
Cara Luciana, ragazza del secolo scorso,
sei finalmente rientrata all'Elba, la terra che tanto amavi e a cui avevi deciso di ritornare dopo una vita errabonda.
Del resto, se tu non avessi preso vent'anni fa quella decisione, non ci saremmo mai incontrate, un vero peccato perché conoscerti è stato per me un arricchimento e una piacevole, per quanto disordinata, compagnia.
Nella reciproca stranezza, nelle intemperanze e nell'essere discordanti, ci siamo riconosciute e abbiamo passato insieme bei momenti, di memoria e di allegria.
La differenza di età - avevi la stessa età di mia mamma - con te non è mai stato un problema: il tuo vissuto a Roma, le battaglie delle donne, i cortei, le molteplici attività a Governo Vecchio, è diventato patrimonio della generazione successiva alla tua, la mia.
Sei stata una di quelle tante donne che sono riuscite a passare il testimone, amaramente devo dire che non so se questo passaggio sia proseguito.
Ritornasti per il mare e per l'amore per la tua terra ed è per questo orizzonte che, negli ultimi anni, hai condotto battaglie quasi epocali: se mai un giorno si potesse avere accesso alla spiaggia di Cala dei Frati, dovrebbero chiamarla spiaggia Luciana Gelli!
E poi la tua partecipazione più che attiva, fondamentale, al Comitato Salute per l'Elba, per denunciare la precarietà sanitaria in cui quest'isola sempre e da sempre si dibatte: una colonna del Comitato grazie al quale la protesta prendeva - anno dopo anno - corpo e consistenza sino a sfociare in una delle più imponenti manifestazioni che questa terra abbia mai visto.
Tutto questo non è bastato: vale la pena ricordare che a seguito del tuo ultimo incidente a settembre, con una ferita aperta e una rottura, sei stata dimessa - a 91 anni - nemmeno 48 ore dopo il tuo ingresso in ospedale. A seguire un declino inarrestabile che ti ha portato a chiudere i tuoi giorni lontano da qui, a Pisa.
Sei sempre stata una leonessa, hai combattuto fino all'ultimo, con il mondo intorno a te e con le tue difficoltà che, giorno dopo giorno, ti facevano mancare pezzi di conoscenza e di memoria, una memoria che lentamente si sfaldava, rimanendo però tu sempre irriducibile.
Ricordo alcune battaglie comuni come il Comitato per il No al Referendum o il Rigassificatore a Piombino, ma ricordo ancor più i bei giorni passati insieme a Castel San Pietro e i tuoi occhi incantati davanti ai murales di Dozza Imolese, ricordo le nostre incursioni al cinema e la tua guida spericolata, ricordo quando alle Ghiaie te ne andavi in mare aperto ed era necessario tenerti d'occhio perché non ti allontanassi troppo. Eri una bravissima nuotatrice ed una camminatrice instancabile, a volte si faticava a starti dietro.
La mancanza, 4 anni fa, di Donatella Pietri è stato un colpo molto duro per te, una mancanza che ancora facevi fatica ad elaborare. Come io faccio oggi fatico ad elaborare la tua perdita, guardo la tua terrazza o cammino per viale Elba e mi sembra sempre di scorgerti in lontananza.
Tante volte abbiamo parlato di questo momento, la morte: mi rammarico perché non siamo mai riuscite a definire un progetto di una "Sala del Commiato" per noi non credenti e poi non siamo nemmeno riuscite a vedere un cimitero decoroso, visto il permanere di un incomprensibile stato di abbandono...
Volevi un funerale civile e almeno questo sarà.
In questi giorni ti sono stati dedicati tanti pensieri e parole e altre ne verranno, anche perché non basterebbe un libro intero per raccontarti!
Voglio infine ricordare una canzone che ti piaceva tanto, "Non, je ne regrette rien", che d'ora in poi mi rimanderà sempre a te e al tuo straordinario desiderio di libertà.
Ciao Luciana
Cinzia Salomoni Siano






