Da qualche giorno riflettevo sulla necessità di rendere una priorità nelle azioni delle istituzioni quella crescita culturale e quella conservazione e valorizzazione del proprio patrimonio umano e professionale che solo può costituire il reale orgoglio di una comunità.
Due apparenti coincidenze hanno confermato e consolidato la mia convinzione.
Ieri mattina, 10 maggio, Italo Bolano ha iniziato la sua esposizione presso la sala comunale di Portoferraio (in occasione della mostra dei suoi quadri riguardanti la passione di Cristo) con una frase che è allo stesso tempo una dichiarazione di principio ma anche un accorato appello rivolto ai giovani presenti.
"Solo la cultura può fermare le guerre". E' davvero cosi: siano esse guerre tra stati, o guerre sociali, guerre di conquista o guerre di difesa.
E proprio oggi una piccola e sacrosanta guerra in nome della cultura è stata vinta.
La mobilitazione di un intero paese come Marina di Campo, la solidarietà di un'intera isola, un filo tra realtà scolastiche della Toscana unite dalla gratitudine e dall'unità di intenti con chi fa' della scuola e della formazione dei ragazzi la propria missione, ha regalato a tutti noi un po' di ottimismo e di fiducia nelle istituzioni.
Ben rimasto a casa Preside Fazio.
Paola Mancuso






