Se inverno è ancora - in molti luoghi - sinonimo di freddo, chi può cerca di svernare in luoghi dal clima più mite; è quello che hanno fatto Agnese (Susi) e Giovanni, pensionati giovani/li (riusciti evidentemente a dribblare Monti&Fornero..), che dal Veneto hanno scelto come meta l'Elba.
Sarà anche per l'amicizia con Alessandra, che nell'isola ci vive da tanto, sarà che Alessandra abita al (quasi) b&b Poggio di Sole a Lacona, fatto sta che la coppia ha accettato l' invito di passarvi i mesi di febbraio e marzo.
Ed ecco che questa esperienza nell'Elba in cui le mimose fioriscono a gennaio, in cui colori, profumi e paesaggi si sprecano, trasforma Susi e Giovanni in ambasciatori convinti della Elba 'fuori stagione'.
E il cronista che casualmente li incontra e li ascolta, memore dei decennali discorsi sull' ' allungamento della stagione', non può che fare il classico due più due: ma non si potrebbe – magari con un po' di euro della Gestione Associata del Turismo (la tassa di sbarco frutterà quest' anno oltre un milioncino) - censire e promuovere le strutture (B&B, Agriturismi, Alberghi) sempre aperte e far sapere a persone come queste che mitezza del clima, tranquillità, ambienti naturali integri, buona cucina, occasioni culturali, si percepiscono meglio, e a prezzi bassi, in certi periodi?
I prezzi, già; l' unico neo del racconto dei nostri amici (soddisfatti praticamente di tutto) è stato quello del costo dei traghetti: non capiscono perchè, almeno in certi periodi dell'anno e/o giorni della settimana, non si incentivi il Paradiso che è lì, ad un'ora di motonave.
CR






